Mullenweg attacca DHH, poi elimina il post

Mullenweg attacca DHH, poi elimina il post

Matt Mullenweg ha attaccato David Heinemeier Hansson con un post piuttosto aggressivo, ma successivamente ha chiesto scusa per quello che aveva scritto.
Mullenweg attacca DHH, poi elimina il post
Matt Mullenweg ha attaccato David Heinemeier Hansson con un post piuttosto aggressivo, ma successivamente ha chiesto scusa per quello che aveva scritto.

Le recenti decisioni di Matt Mullenweg sono state fortemente criticate da molti esponenti della comunità open source, uno dei quali è David Heinemeier Hansson (DHH), creatore di Ruby On Rails e CTO di 37signals. Quest’ultimo ha scritto due post per evidenziare l’assurdità della richiesta fatta a WP Engine e l’espropriazione del plugin Advanced Custom Fields (ACF). Il CEO di Automattic ha risposto in modo piuttosto aggressivo. Successivamente ha rimosso il post e pubblicato una versione edulcorata.

Mullenweg contro DHH

Nel primo post scritto da DHH viene criticato il pagamento (8% delle entrate lorde mensili) chiesto a WP Engine per l’uso dei marchi WordPress e WooCommerce (l’azienda texana ha presentato una denuncia per estorsione e abuso di potere).

Il CTO di 37signals (azienda che sviluppa Basecamp, Hey e Campfire) ha affermato che non si può chiedere di pagare una royalty solo perché un concorrente (WP Engine) ha avuto successo usando un software open source. Nel secondo post viene invece usato il termine “espropriazione” per indicare l’applicazione delle linee guida che consentono di modificare un plugin, in questo caso ACF di WP Engine.

Mullenweg aveva pubblicato un post per evidenziare che quasi nessuno dei software offerti da 37signals è open source (l’unico è Ruby On Rails), nonostante DHH affermi di essere un esperto di open source. Il post è stato successivamente rimosso e sostituito con un altro in cui Mullenweg chiede scusa per quello che aveva scritto.

Il CEO di Automattic sottolinea che DHH non è il vero cattivo della storia, evidenziando però che WP Engine ha usato i marchi WordPress e WooCommerce senza autorizzazione. ACF è invece diventato Secure Custom Fields perché è stato rilasciato con licenza GPL. Ciò permette di modificare il plugin, aggiungere miglioramenti e correggere le vulnerabilità. Quindi non si tratta di un comportamento scorretto o una ritorsione in seguito alla denuncia di WP Engine.

Fonte: The Verge
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Pubblicato il
15 ott 2024
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