New York (USA) – Si tratta per il momento di pochi isolati episodi ma desta certo attenzione il fatto che per la seconda volta un cittadino americano residente nel Connecticut è stato condannato da un tribunale locale a pagare una consistente somma perché riconosciuto colpevole di aver scaricato qualche file coperto da diritto d’autore.
In particolare, stando alle ricostruzioni che sono emerse nell’aula del tribunale di Bridgeport nel caso presieduto dal giudice distrettuale Janet C. Hall, un utente avrebbe scaricato dalla rete attraverso i sistemi di file sharing cinque canzoni , cinque brani tutti protetti e per i quali l’imputato non aveva autorizzazione alla duplicazione.
La sentenza pronunciata da Hall impone una multa da 4mila dollari a William Martinez ed è motivata non soltanto da una condotta denunciata come illegale dall’industria discografica, ma anche dal fatto che Martinez non ha replicato in alcun modo alla denuncia e non si è nemmeno presentato in aula.
Va detto che il suo comportamento è identico a quello che ha tenuto qualche settimana fa la signora Jennifer Brothers, accusata di aver scaricato una decina di file protetti senza autorizzazione e sanzionata per questo con 6mila dollari di multa .
Occorre anche ricordare che nel corso dell’ultimo anno la RIAA ha denunciato più di 2.500 utenti del P2P, ma soltanto con alcune centinaia di essi è giunta ad accordi extragiudiziali. Non è dunque da escludere che quanto avvenuto in Connecticut sia destinato a ripetersi per migliaia di volte in molti altri stati americani.