Previsioni al miele, diramate al pubblico dagli analisti della società di consulenza statunitense Gartner . Le vendite globali nel mercato della musica in formato digitale sarebbero destinate a salire di circa 7 punti percentuali, assestandosi entro quest’anno a quota 6,3 miliardi di dollari .
Una crescita progressiva nel tempo che verrà sospinta da un consumo sempre più massivo di contenuti audiovisivi sui vari dispositivi mobile . Secondo le stime offerte da Gartner , le vendite complessive nel mercato musicale digitale toccheranno quota 6,8 miliardi nel prossimo anno, fino ai 7,7 miliardi di dollari nell’anno 2015 .
Merito delle nuove possibilità di distribuzione legale offerte dalla Rete, in particolare delle piattaforme a sottoscrizione quali Spotify. Gli stessi analisti statunitensi hanno previsto un leggero declino di store come iTunes, dal momento che gli utenti preferirebbero abbonarsi per poi fare incetta di canzoni .
L’ascolto in mobilità o a mezzo computer sembra ormai destinato a spazzare via i tradizionali supporti fisici. Secondo gli analisti, le vendite di CD e vinili dovrebbero calare di 5 miliardi di dollari entro l’anno 2015 . Mentre i servizi a sottoscrizione guadagneranno un valore di 2,2 miliardi, arrivando a costituire quasi il 30 per cento della spesa globale dei consumatori di musica .
Numeri inevitabili, almeno secondo le previsioni di Gartner. L’industria musicale mondiale rappresenterebbe il primo settore multimediale a subire in pieno l’effetto onda di Internet e dei nuovi dispositivi di consumo in mobilità. Sono così emersi nuovi intermediari online che potrebbero costringere le vecchie etichette a reinventarsi o rischiare un colossale fallimento di business.
Mauro Vecchio