Le indiscrezioni hanno subito fatto il giro della Rete, sorprendendo la stragrande maggioranza degli osservatori. La controversa piattaforma di distribuzione musicale Qtrax tornerà nuovamente in vita, ormai pronta al lancio ufficiale sui mercati di 30 paesi del mondo .
A rivelarlo sono stati gli stessi rappresentanti della società con base a New York, che hanno così introdotto una nuova versione beta del tanto chiacchierato servizio di download gratuito a mezzo advertising . Tre delle grandi sorelle del disco – EMI , Sony Music e Universal Music Group – avrebbero infatti mostrato l’atteso segnale di via libera.
Pare però che le major discografiche abbiano concesso ai vertici di Qtrax una semplice estensione dei loro accordi di licenza . La piattaforma statunitense avrà in sostanza tre mesi di tempo per generare profitti, pena la perdita dei diritti di distribuzione gratuita dei brani.
Non si tratta certo della prima rinascita annunciata per Qtrax. Quella che avrebbe dovuto rivoluzionare l’intero mondo della musica, offrendo a milioni di utenti una sorta di alternativa legale al file sharing selvaggio. I vertici della società a stelle e strisce hanno ora parlato di milioni di brani avvolti da meccanismi di Digital Rights Management (DRM).
Un dettaglio già evidenziato due anni fa , quando Qtrax si diceva pronta a ripartire alla grande ma solo per gli utenti statunitensi. Una promessa spezzata dalle feroci rivendicazioni legali di Oracle. Per non parlare dei suoi servizi, che non si erano mai rivelati un gioiello di funzionalità.
Qtrax rinascerà ancora, grazie ad una nuova versione beta compatibile con Windows (è stata annunciata una seconda versione per i sistemi Apple). Riuscirà ora la piattaforma statunitense a superare i suoi antichi problemi? Ma soprattutto riuscirà il sistema di business basato sulla pubblicità a soddisfare le condizioni di licensing delle grandi sorelle del disco?
Mauro Vecchio