Roma – I Twenty Four Hours, per il loro quarto album “The Sleepseller” che uscirà a Giugno, aderiscono al progetto “Open Music” già lanciato proprio in questi giorni su Punto Informatico dai liguri Thematika , e ad altri simili progetti di musica libera (vedi http://creativecommons.org/ ; http://muzik.agnula.org/ ; http://www.ctgmusic.com/ctg/index.php ; http://www.modplug.com/index.php3 ).
“L?intenzione di far uscire il nostro quarto album abbracciando i nobili principi della comunità Open Source, rivisitati in chiave musicale – spiega la band in una nota – era da tempo nelle nostre intenzioni e fa parte del nostro bagaglio culturale da sempre. Chi ci conosce e ci segue sa bene che la band è stata fra le prime alla fine degli anni ’80 a distribuire gratuitamente per posta le prime opere su audiocassetta facendo pubblicità su Rockerilla e su altre riviste del settore. Oggi con Internet e il file sharing è tutto molto più semplice; qualunque musicista che voglia farsi conoscere dispone di un mezzo potentissimo e relativamente economico per proporre e diffondere la cultura che ha prodotto”.
“Il 4o CD dei Twenty Four Hours – prosegue la nota – uscirà a Giugno ?04 ed è attualmente in fase di stampa; fra alcuni giorni sarebbe dovuto uscire un nostro comunicato stampa che annunciava proprio questo non inedito connubio musica/open source. Il problema però era evitare in ogni modo che tale iniziativa fosse vista solo come tentativo di fare pubblicità facile. I Thematica ci hanno preceduti di qualche giorno e in molti li hanno già criticati; noi appoggiamo totalmente questa nobile iniziativa e invitiamo altri artisti che la pensano come noi a uscire allo scoperto. Leggi ostraciste come il famigerato decreto Urbani si combattono anche così.
Noi pensiamo che accusare un artista di pubblicità facile se questo promuove musica libera per tutti, sia un?idiozia. Ben venga la pubblicità non a fini di lucro, ma finalizzata esclusivamente a diffondere cultura open “.
“Siamo da sempre convinti – continua la band – che una produzione artistica di valore debba necessariamente prescindere da finalità economiche e abbiamo sempre combattuto i mercenari della musica. Ognuno di noi ha una propria occupazione differente dalla musica; componiamo, registriamo e usciamo solo quando ci sembra di essere ispirati, indipendentemente da ogni costrizione economica e siamo contenti e orgogliosi che sia così. Sosterremo vigorosamente iniziative Open Music nel futuro prossimo”.
Molti brani della band sono disponibili qui
Dallo stesso sito e da altri siti saranno presto resi scaricabili tutti i brani del nuovo album.