Musk chiede dati sanitari agli utenti di X per addestrare Grok

Musk chiede dati sanitari agli utenti di X per addestrare Grok

Elon Musk ha chiesto agli utenti di X di pubblicare le loro TAC e risonanze magnetiche per addestrare la sua AI Grok, alla faccia della privacy...
Musk chiede dati sanitari agli utenti di X per addestrare Grok
Elon Musk ha chiesto agli utenti di X di pubblicare le loro TAC e risonanze magnetiche per addestrare la sua AI Grok, alla faccia della privacy...

Elon Musk vuole che la sua intelligenza artificiale Grok sia la migliore al mondo in molti campi, tra cui la medicina. Per raggiungere questo obiettivo, non esita a fare strane richieste agli utenti di X.

Per addestrare Grok, xAI utilizza l’enorme quantità di dati disponibili sul social network. Ma Elon Musk sembra ora intenzionato a fare un passo avanti, in modo che l’AI sia in grado di interpretare anche i risultati delle TAC e delle risonanze magnetiche.

Musk chiede agli utenti di X i dati di risonanze e TAC per addestrare Grok

Provate a inviare a Grok radiografie, scansioni PET, risonanze magnetiche o altre immagini mediche per analizzarle. È ancora agli inizi, ma è già abbastanza preciso e migliorerà sempre di più“. Fateci sapere se Grok ha ragione o se deve essere migliorato“, ha scritto in un post su X che è passato inosservato.

Alcuni utenti di Internet hanno assecondato la richiesta del magnate di Tesla, e guarda un po’, Grok ha ancora molta strada da fare… Secondo i medici che hanno reagito sulla piattaforma, il modello ha interpretato male diversi test. Ad esempio, ha confuso un caso da manuale di tubercolosi con un’ernia del disco. In un altro caso, ha ritenuto che una mammografia di una cisti mammaria benigna fosse un’immagine di testicoli.

La privacy degli utenti dopo di tutto…

Oltre a interpretazioni errate che potrebbero avere importanti ripercussioni sugli utenti che si fidano dell’AI, la richiesta di Elon Musk solleva diversi dubbi. L’imprenditore sembra mettere lo sviluppo di Grok davanti a tutto, anche a costo di commettere errori.

Chiedere agli utenti di fornire direttamente i loro dati, anziché estrarli da database sicuri contenenti informazioni anonime sui pazienti, è contrario alle metodologie mediche. Inoltre, le informazioni provenienti da un campione molto limitato, cioè da chi ha accettato di condividere esami e altri dati sanitari, non sono attendibili. E dal momento che i dati personali sono spesso contenuti nelle TAC e nelle risonanze magnetiche, un approccio del genere rischia di rivelare accidentalmente informazioni sensibili.

Link copiato negli appunti

Ti potrebbe interessare

Pubblicato il
21 nov 2024
Link copiato negli appunti