Elon Musk ha annunciato questa mattina che X pagherà le spese dei legali di tutti i dipendenti discriminati dai datori di lavoro per la loro attività sul social network (pubblicazione di post, like, commenti e altre). Lo stesso trattamento verrà riservato ai consigli di amministrazione delle aziende.
Vero supporto legale o solo pubblicità?
Non è chiaro il motivo per cui Musk vuole che la sua azienda diventi uno studio legale pro bono. Probabilmente è un altro modo per dimostrare di essere un “assolutista della libertà di parola“. Nel post pubblicato questa mattina scrive che pagherà le spese legali “senza limiti“.
If you were unfairly treated by your employer due to posting or liking something on this platform, we will fund your legal bill.
No limit.
Please let us know.
— Elon Musk (@elonmusk) August 6, 2023
Un utente ha ironicamente ipotizzato che Musk non ha risposto ad una chiamata del suo avvocato, in quanto X riceverà quasi certamente migliaia di richieste e, se manterrà la promessa, il team legale dell’azienda californiana passerà molto tempo nei tribunali. Tra l’altro, Musk non ha specificato se la generosa offerta è valida anche al di fuori degli Stati Uniti.
Secondo Sean Hollister di The Verge, quella di Musk è pura ipocrisia. La proposta di supporto legale arriva dalla stessa persona che ha licenziato sette ingegneri che hanno osato criticarlo pubblicamente sul social network. La stessa persona che è stata denunciata per non aver pagato diverse fatture e l’affitto per la sede di San Francisco.
Tra l’altro, Musk è un sostenitore della libertà di parola, ma ha denunciato il Center for Countering Digital Hate per la pubblicazione di uno studio che evidenzia la diffusione della disinformazione sulla piattaforma. Nelle prossime settimane si scoprirà se X pagherà realmente le spese legali o se quella di stamattina è solo una boutade estiva.