Elon Musk contro Mark Zuckerberg , l’imprenditore che vuole portare l’uomo su Marte contro colui che ha già richiuso parte dell’umanità in un display dove scorrono gli aggiornamenti di stato degli “amici” di Facebook. Oggetto del contendere l’intelligenza artificiale , un orizzonte tecnologico che Musk vede come un potenziale rischio per la sopravvivenza della specie e che Zuckerberg tratta invece con approccio molto più ottimistico; e prevedibilmente orientato alla generazione di profitti a breve termine, come il succitato social network insegna.
La scaramuccia verbale tra due personalità assolute del mondo hi-tech è partita da una diretta video di Zuckerberg , che dal retro della sua abitazione lontana dagli standard dei comuni mortali ha parlato, tra le altre cose, del futurismo dark in stile Matrix dove la IA viene vista come un nemico capace di schiavizzare il genere umano piuttosto che aiutarlo a evolversi in qualcosa di meglio.
Zuckerberg ha parlato dei “signornò” che battono la grancassa su questo genere di scenari apocalittici, una posizione che lui “non capisce” e che considera negativa o addirittura “piuttosto irresponsabile”. “Zuck” è un ottimista in ambito IA, un approccio che si traduce in investimenti economici notevoli nello sviluppo tecnologico allo scopo di migliorare i servizi e le app – e ovviamente i business – nati attorno al social network in blu.
Zuckerberg non lo ha citato espressamente, ma Musk si è evidentemente sentito chiamato in causa al punto da avvertire la necessità di rispondere per le rime al “giovane” collega imprenditore digitale: il founder di Tesla dice su Twitter di aver discusso con Zuckerberg della questione IA, e di considerare la sua comprensione della materia “limitata”.
Ìve talked to Mark about this. His understanding of the subject is limited.
– Elon Musk (@elonmusk) 25 luglio 2017
La posizione di Musk sull’intelligenza artificiale in stile Skynet è nota da tempo, ed è stata recentemente ribadita con accenni a possibili interventi governativi per frenare l’avverarsi di un “rischio fondamentale per l’esistenza della civilizzazione” umana. Il dibattito di certo continuerà, visto che la IA si è oramai trasformata in un’opinione da bar sport (ognuno sembra avere la sua) ed è scarsamente sovrapponibile alla tecnologia concretamente disponibile o in via di sviluppo. Più che alla IA, infine, Musk è interessato soprattutto a promuovere lo sviluppo delle interfacce cervello-macchina nell’ambito del progetto Neuralink .
Alfonso Maruccia