La nuova architettura di processore di Qualcomm si chiama Kryo, una tecnologia a 64-bit basata su set di istruzioni ARMv8, realizzata con un nuovo processo produttivo e destinata a far parte dei futuri chip SoC (System-on-a-Chip) dell’azienda americana, a partire dallo Snapdragon 820.
I SoC Kryo adotteranno una tecnologia di transistor tridimensionale (FinFET, o “tri-gate” nella variante Intel) e saranno probabilmente prodotti con nodo a 16 o 14 nanometri, con la seconda metà del 2015 fissata come periodo di arrivo dei primi chip da integrare sui gadget mobile.
Con il SoC Snapdragon 820 arriverà anche Zeroth , una piattaforma di computing cognitivo che al pari di IBM Watson vorrebbe fornire risposte nuove e più “umane” ai problemi informatici dell’utente. Diversamente da Watson, però Zeroth sfrutterà i vari componenti hardware del terminale mobile in locale per incrementare la sicurezza del device, adattarsi meglio alle esigenze dell’utente e persino anticiparle. L’ascolto delle conversazioni e il funzionamento costante di tutti i sensori sono naturalmente un must.
Un’altra interessante novità presentata da Qualcomm si chiama Sense ID , vale a dire un lettore di impronte digitali che dovrebbe garantire performance e precisione nella lettura molto maggiori di TouchID di Apple (iPhone 5S) grazie alla scansione tridimensionale della superficie delle impronte basata sull’uso degli ultrasuoni.
I sensori biometrici come Sense ID sono la nuova frontiera dei gadget mobile extra-lusso, un mercato in cui non a caso i pretendenti si affollano e accolgono i nuovi arrivati come Synaptics e il suo Natural ID , il misterioso nuovo sensore del Samsung Galaxy S6 ed Eyeprint ID , tecnologia di scansione retinica – basata quindi sull’interpretazione software dell’immagine dell’occhio ripresa dalla fotocamera di bordo – che ZTE integrerà sul terminale Grand S3.
Alfonso Maruccia