A ormai due sole settimane dall’inizio del MWC 2020 e proprio nei giorni in cui alcune big annunciano la volontà di non partecipare all’evento (Ericsson, LG, NVIDIA, Amazon), GSMA interviene comunicando l’adozione di alcune misure precauzionali aggiuntive per mettere al sicuro i partecipanti dal coronavirus:
- a tutti i viaggiatori provenienti dalla provincia di Hubei non sarà consentito l’accesso all’evento;
- tutti i viaggiatori che sono stati in Cina dovranno dimostrare di essere stati fuori dal paese per 14 giorni prima dell’evento (attraverso passaporto o certificato medico);
- sarà implementato un sistema di controllo della temperatura corporea;
- i partecipanti dovranno autocertificare di non essere stati in contatto con persone infette.
MWC 2020: ban e controlli per il coronavirus
Come abbiamo già scritto, l’area di Hubei e in particolare la città di Wuhan ospita aziende e impianti produttivi di realtà legate a doppio filo all’universo tecnologico. Anche per questo l’emergenza coronavirus rischia di azzoppare un appuntamento, quello del Mobile World Congress, che è di fatto il più importante dell’anno per il settore. La fiera rimane in programma (dal 24 al 27 febbraio), ma dal comunicato ufficiale sembra non poter essere in questo momento esclusa alcuna ipotesi.
Mentre continuiamo a definire una pianificazione, monitoriamo la situazione adattando i nostri piani in accordo con gli sviluppi e con i consigli ricevuti. Stiamo avendo a che fare con una situazione in costante evoluzione e che richiede un rapido adattamento.
Tra le altre precauzioni adottate e suggerite da GSMA un supporto medico in loco, punti per la disinfezione delle mani distribuiti in ogni area, formazione specifica per gli operatori, comunicazione diretta con strutture ricettive e ristoranti di tutta Barcellona, l’imposizione di regole come l’obbligo di disinfettare il microfono dopo ogni intervista e la no-handshake policy: niente strette di mano.