È iniziata ieri l’edizione 2021 del Mobile World Congress di Barcellona, dopo la cancellazione dello scorso anno, a causa della pandemia COVID-19. L’argomento principale della manifestazione è ovviamente la tecnologia 5G. La GSMA, associazione che organizza il MWC, ha pubblicato il report “The Mobility Economy 2021” che include alcune previsioni, come gli 1,8 miliardi di connessioni 5G del 2025.
Copertura 5G in aumento, ma il 4G può crescere ancora
La GSMA sottolinea che la pandemia ha avuto un minimo impatto sulla diffusione del 5G. Anzi, in alcuni paesi, gli operatori hanno accelerato l’attivazione delle loro reti, spinti dal governo e dalla domanda di connettività a banda larga. In base ai dati dell’associazione, nel 2025 sono previste 1,8 miliardi di connessioni 5G, pari a circa il 21% del totale.
I mercati con il maggiore tasso di adozione saranno quelli dell’area Asia-Pacifico (53%), Nord America (51%) e Cina (48%). L’Europa occidentale si colloca al quarto posto con il 35%. Mentre nei mercati più sviluppati (Stati Uniti, Corea del Sud e Cina) il 4G ha già raggiunto il picco, nei paesi emergenti continuerà a crescere. La GSMA stima che il 4G rappresenterà il 60% delle connessioni mondiali nel 2023, quando il 5G inizierà a diffondersi anche nei nuovi mercati.
Nel report viene evidenzia inoltre la necessità di rimuovere gli ostacoli alla realizzazione delle nuove reti, uniformare i limiti per le emissioni elettromagnetiche e armonizzare lo spettro mobile. I governi e le autorità competenti dovrebbero rendere disponibile lo spettro contiguo 80-100 MHz nella banda media 5G (ad esempio, 3,5 GHz) e intorno agli 800 MHz nella banda alta (frequenze mmWave). Le bande tra 600 e 700 MHz sono anche necessarie per incrementare la copertura 5G.
La GSMA ritiene infine che l’obiettivo dei vari governi dovrebbe essere l’offerta di connettività, non quello di massimizzare i guadagni dall’assegnazione delle frequenze. Prezzi elevati, limitazioni sulle frequenze e gestione sbagliata delle aste sono alcuni fattori che possono incidere negativamente sugli investimenti degli operatori.