Secondo quanto riferito da Bloomberg, il gruppo GSMA ha tagliato la propria forza lavoro del 20% circa, lasciando quindi a casa presumibilmente 200 persone sulle 1000 oggi accreditate. La decisione arriva in conseguenza della necessità di annullare l’edizione 2020 del Mobile World Congress dello scorso mese di febbraio.
Mobile World Congress: aspettando il 2021
Fu probabilmente quello il momento esatto in cui l’Europa capì di aver pesantemente a che fare con il coronavirus: dapprima l’incerta raccomandazione di non stringersi le mani tra i padiglioni di Barcellona, infine la coraggiosa decisione di annullare l’evento pur tra le mille tensioni e polemiche. Col senno del poi, quella decisione ha avuto grandissimo valore per tutti, perché realizzare l’evento avrebbe potuto far deflagrare il Covid-19 con ancor più pericolosità in tutto il continente, portando professionisti da tutta Europa (e molti dall’Oriente) negli stessi locali e con lunga permanenza a stretto contatto.
Oggi la GSMA deve però fare i conti con la realtà: il contratto che lega l’evento a Barcellona è stato prolungato in segno di “ristoro” dei mancati proventi del 2020, ma al tempo stesso permangono tutti i dubbi sulla bontà dell’edizione 2021 e sui flussi di capitale di cui potrà godere un mercato destinato a pagare pesantemente l’impatto con l’allentamento dell’economia a livello globale.
Stephanie Lynch-Habib, chief marketing officer del gruppo, spiega di avere grande fiducia per la prossima edizione, ma al tempo stesso ammette che con ogni probabilità vi saranno richieste di partecipazione da remoto al fine di ovviare ai pericoli che potrebbe ancora configurare la partecipazione in loco. Per il MWC 2021, insomma, potrebbe essere una ulteriore edizione problematica, elemento che peserà anche sulla città di Barcellona oltre che sull’intero comparto. Ma ad oggi è impossibile fare previsioni: la GSMA alleggerisce per ora i costi, prepara l’evento per ogni orizzonte e conferma il proprio impegno per fare del Mobile World Congress l’evento centrale per l’innovazione mobile in Europa.