Secondo le solite voci riservate ma ben informate sui fatti, il sito di social networking con un’anima sempre più multimediale MySpace sarebbe attualmente in trattativa con il management del servizio di streaming iMeem , a sua volta alla ricerca disperata di nuovi finanziamenti per non rischiare di capitolare per mancanza fondi.
Ovviamente MySpace e iMeem non si pronunciano, ma da più parti si assicura che la trattativa sarebbe già entrata nella fase finale e che la cosa sarebbe altamente compatibile con la missione del CEO iMeem Dalton Caldwell, avvistato a New York alla ricerca di nuovi investitori dopo aver prosciugato anche gli ultimi quattrini elargiti dalle major.
Quella di iMeem sarebbe in sostanza una situazione molto complicata, con la necessità di recuperare finanziamenti e una posizione di mercato non certo da numero uno . Gli streaming musicali con advertising incorporato non hanno sin qui pagato quanto la società si aspettava e, visto che Caldwell sarebbe da tempo alla ricerca di un acquirente, la “spiaggia” di MySpace – che pure non se la passa benissimo – appare come l’ultima possibile prima della definitiva dismissione.
Il connubio streaming, advertising e musica non sembra fornire il giusto incentivo – leggi i guadagni cospicui – che le major vorrebbero veder proliferare online, ed è probabilmente anche per questo che i rapporti con un portale video incensato da un relativo successo come Hulu.com vengono portati avanti con estrema lentezza e prudenza.
Il network di show e film televisivi “USA-only” messo in piedi da NBC, Fox e ABC ha infatti in programma un accordo limitato con EMI – la più piccola delle “Big Four” del disco – riguardante materiale della cantante Norah Jones, giustappunto in procinto di lanciare il suo ultimo album The Fall .
Il management di Hulu si dice fiducioso sul fatto che alla fine l’accordo si estenderà ad altri artisti e al resto delle etichette discografiche , sempre ammesso che la dot.com riesca a mettere d’accordo i tanti interessi divergenti che ne definiscono giocoforza il destino.
Alfonso Maruccia