Continua senza sosta lo sviluppo di MySpace , il grande network statunitense, e uno dei suoi co-fondatori, Chris DeWolfe, rivela il prossimo obiettivo: “Il traguardo che ci siamo prefissi è quello di arrivare ad essere considerati tra i più grandi Music Store del globo. Abbiamo analizzato le impressioni del pubblico e abbiamo dedotto che la gente sente la necessità di un’alternativa ad iTunes e all’iPod”.
I gestori di quella che è recentemente divenuta la più grande Web Community USA stanno ultimando i preparativi e entro la fine dell’anno metteranno online il nuovo servizio di e-commerce musicale, che sarà basato su parametri del tutto differenti da quelli adottati da Apple e MS per i rispettivi servizi.
La novità rispetto ad altri negozi di musica online è che il portalone americano intende dare agli oltre tre milioni di gruppi musicali, perlopiù formati da giovani e adolescenti che hanno un proprio spazio web all’interno della sezione “Music” del portale di Rupert Murdoch, la possibilità di commercializzare la propria musica in formato mp3 non protetto .
Inoltre le band avranno, cosa non da poco, la possibilità di decidere da sé quali prezzi porre per i propri brani, tenendo in considerazione il fatto che MySpace tratterrà un percentuale non ancora precisata come contributo ai costi del servizio. Ciò rappresenta un punto di partenza da cui evolvere il servizio: dare la possibilità a band senza contratto di vendere la propria musica è strettamente legato all’avversione manifestata in questo periodo storico dalle major dell’industria discografica per la vendita di materiale privo di tecnologie anti-copia, DRM su tutte.
Sul piano operativo, MySpace ha deciso di affidarsi al già collaudato PayPal per i pagamenti e a Snocap , del fondatore di Napster Shawn Fanning, per la gestione del servizio.
Giorgio Pontico