La falla non è stata tappata. MySpace continua ad imbarcare acqua e i suoi dipendenti diventano una zavorra sempre meno sostenibile : il social network targato News Corp starebbe per tagliare due terzi dello staff estero, circa 300 persone, mentre è già stata programmata la chiusura di almeno quattro uffici overseas .
Dopo aver ridimensionato fortemente il personale statunitense, il nuovo CEO Owen Van Natta continua a tagliare i rami secchi dell’azienda: “Effettuando una revisione era emerso che avevamo del personale in eccedenza – ha spiegato il CEO – non solo negli USA ma anche a livello internazionale era palese che la nostra attuale posizione sul mercato non ci avrebbe permesso di continuare con un organico così ampio”.
A farne le spese potrebbe essere chi lavora presso le sedi dislocate in Canada, Argentina, Brasile, India, Italia, Messico, Russia, Spagna e Svezia. Non verranno invece toccati gli uffici a Londra, Berlino e Sydney, che rimarranno i soli centri direzionali per le regioni di appartenenza.
Dopo questi tagli il numero totale dei dipendenti di MySpace non dovrebbe superare le 1.150 unità, di cui 150 nelle sedi estere: una contrazione cui fa da contraltare l’espansione di Facebook, che attualmente all’estero ha uno staff composto da più di 800 persone. (G.P.)