La notizia era nell’aria. Ora arriva la conferma: la vendita di MySpace è stata finalizzata. Il social network di proprietà di News Corp. è stato acquisito da Specific Media per 35 milioni di dollari (oltre 24 milioni di euro).
L’annuncio arriva dai comunicati ufficiali emessi dalle parti coinvolte. I termini economici dell’accordo hanno superato le aspettative, dal momento che le previsioni in merito all’operazione consideravano cifre non superiori ai 30 milioni di dollari. Specific Media , network specializzato in advertising, era considerato in pole position rispetto agli altri contendenti, primo fra tutti Golden Gate Capital . I termini dell’intesa prevedono , tra l’altro, la conservazione di un’esigua fetta di proprietà da parte di News Corp. , inferiore al 5 per cento. Inoltre, si procederà a un ulteriore taglio del personale , calcolato intorno alle 400 unità, insieme all’eliminazione di altri costi. Mike Jones, CEO di MySpace, dovrebbe conservare il proprio ruolo ad interim , così come altri membri della dirigenza.
Sono in molti a notare come il prezzo di vendita sia non solo notevolmente al di sotto dei 100milioni di dollari che l’azienda di Rupert Murdoch sperava di incassare, ma del tutto imparagonabili ai 580 che nel 2005 News Corp. ha sborsato per assicurarsi la proprietà della piattaforma. Secondo Michael Gartenberg, analista presso Gartner, si tratta di “un buon esempio di come trasformare 580 milioni di dollari in qualcosa di molto meno nel giro di 24 ore”: per molti versi – aggiunge Gartenberg – si è trattato di un fallimento.
A nulla, dunque, sono servite le operazioni di rinnovamento del sito, la grafica restaurata, il rebrandind del logo, la condivisione di contenuti e la sincronizzazione con gli altri social network, tutte novità che non sono riuscite ad arrestare l’emorragia finanziaria e i conseguenti e ingenti tagli al personale. Un declino , sostiene qualcuno, iniziato dopo l’ascesa di Facebook , il rivale di sempre, che ha mostrato la sostanziale incapacità del portale di catturare il pubblico giovane.
Più di uno sbaglio sarebbe stato commesso nell’impostazione di una strategia omogenea, sostengono gli osservatori, che ha sostanzialmente fallito nel mantenere il passo della concorrenza e procedere agli aggiornamenti necessari.
Tim Vanderhook, CEO di Specific Media , ha dichiarato che i piani dell’azienda sono volti allo sviluppo di un network mediatico in grado di competere con rivali di prima scelta come Yahoo! e Facebook. Un contributo alla rivincita di MySpace arriverà di certo da Justin Timberlake, il quale detiene una fetta della proprietà del nuovo proprietario.
Sembra, inoltre, che la pop star statunitense abbia giocato un ruolo di primo piano nel favorire l’acquisizione . Timberlake pare avere le idee chiare sulla strategia da adottare per il rilancio del social network: si punterà sull’intrattenimento e sulla costruzione di un luogo nel quale i fan possano interagire con i propri artisti favoriti.
Cristina Sciannamblo