Non dobbiamo pensare al lockdown come ad una parentesi di cambiamento che ci ha portati immediatamente ad un nuovo livello di digitalizzazione, quanto come ad una occasione che ha accelerato un processo che era già in atto. L’accelerazione non è dunque terminata con la fine delle chiusure forzate, ma ha ormai impresso una velocità e una direzione tali per cui, secondo quanto rilevato da N26, i pagamenti digitali ancora in questa fase vivono un momento di importante crescita.
Dopo il lockdown il digitale continua a crescere
Insomma: la parentesi non si è chiusa, il che significa che non si trattava di una parentesi. Al contrario, secondo N26, la dinamica innestatasi attorno all’e-commerce ed ai pagamenti digitali continua una parabola di grande importanza e di cui l’intero mercato non può non tener conto:
Prendendo in esame il ricorso all’e-commerce, infatti, il trend di crescita dei volumi registrato (+33%) nella fase di lockdown non accenna a diminuire, ma anzi è cresciuto di un ulteriore 4% durante la cosiddetta “fase 2”. Anche il numero di transazioni e-commerce effettuate continua a crescere sia per gli uomini che per le donne, registrando ad oggi un +33% e un +47% rispetto ai mesi precedenti il lockdown e segnando complessivamente un +56% per la fascia degli over 65.
N26, la carta che in appena 8 minuti promette di offrire un nuovo conto corrente e che in Italia sta vivendo un momento particolarmente felice, rileva che le abitudini si sono leggermente modificate (si vive ad esempio un ritorno agli spostamenti ed all’automotive), ma non le prassi di pagamento: chi ha sposato il digitale tende a rimanervi aggrappato, come “convertito” alla nuova modalità sposando nuovi servizi bancari e nuovi strumenti tecnologici per le transazioni.
Tali conclusioni sono il frutto dei dati raccolti dal gruppo i tre date campione: 20/01-8/03 (pre lockdown), 09/03-26/04 (lockdown) e 04/05-21/06 (post-lockdown). In quest’ultima fase non rallenta il food delivery né il ricorso all’acquisto di generi alimentari online, il che testimonia un’avvenuta trasformazione che potrebbe radicarsi gettando le basi alla cosiddetta “nuova normalità” a cui qualcuno ambisce e che altri temono.
Ad aprile avevamo già iniziato a monitorare questi trend di digitalizzazione dei pagamenti e del crescente utilizzo dell’e-commerce, sicuri che il lockdown avrebbe accelerato alcuni processi e cambiato abitudini che in un contesto normale avrebbero impiegato anni per raggiungere soprattutto alcune fasce di popolazione. Quello che vediamo oggi è che non solo i pagamenti e gli acquisti online sono entrati nella quotidianità negli scorsi mesi, ma continuano ad essere una componente fondamentale nella vita di tutti, indipendentemente dall’età anagrafica. La nostra ambizione è da sempre quella di offrire servizi bancari che possano facilitare e rendere più trasparente l’esperienza bancaria da mobile, attraverso prodotti e servizi caratterizzati da immediatezza e semplicità di utilizzo. Il fatto che nonostante la fine del lockdown i nostri clienti – e in particolare alcune fasce d’età – continuino a preferire forme di pagamento e acquisto digitali, ci fa capire che siamo sulla strada giusta.
Andrea Isola, General Manager Italia di N26