Proprio nei giorni in cui TikTok celebra il traguardo del miliardo di utenti attivi su base mensile, il numero uno di Microsoft torna a parlare della mancata acquisizione del social network da parte del gruppo di Redmond. Un’operazione valutata fino a 30 miliardi di dollari, improvvisamente interrotta dopo essere stata ufficializzata e fortemente sostenuta da Trump.
Satya Natella sull’affare mancato tra Microsoft e TikTok
Satya Nadella etichetta ora l’intera vicenda come la cosa più strana su cui abbia mai lavorato
, in occasione di un’intervista andata in scena in occasione dell’evento Code Conference di Beverly Hills (California). Il CEO rivela alcuni retroscena e dettagli inediti, rimasti fino a oggi nell’ombra.
È incredibile. Mi ha insegnato così tanto e a proposito di così tante persone. Anzitutto, TikTok è venuto da noi. Non siamo stati noi a cercare TikTok.
Secondo il CEO, ad aver spinto i vertici di TikTok ad approcciare Microsoft per discutere un possibile affare è stata l’avanzata tecnologia messa a punto dalla software house per quanto concerne la moderazione dei contenuti e la sicurezza dei più piccoli, impiegata su servizi quali la piattaforma videoludica di Xbox e il social network professionale LinkedIn.
TikTok è rimasto intrappolato in mezzo a parecchie cose accadute tra le due capitali. Il presidente Trump ha avuto un punto di vista particolare in merito a ciò che abbiamo cercato di fare, poi ha semplicemente lasciato cadere la cosa. Il governo degli Stati Uniti ha stabilito una serie di requisiti e poi è di fatto scomparso.
Nadella afferma di non essere a conoscenza di eventuali altri piani di Washington per forzare un nuovo accordo, ma di essere contento di ciò che ha. Difficile dargli torto, considerando l’andamento del business del gruppo che guida, costantemente in attivo e in crescita tanto da aver chiuso l’ultimo trimestre con un +47% in termini di profitti, grazie soprattutto al comparto cloud.
Ha toccato anche il delicato tema delle criptovalute, esprimendo il proprio supporto alle iniziative intraprese dal governo al fine di regolamentare asset come Bitcoin, Ethereum e le piattaforme del mondo Fintech impegnate nelle operazioni di trading.