Il gruppo cinese Naikon e la sua attività di spionaggio

Il gruppo Naikon e lo spionaggio Made in China

L'attività di Naikon, gruppo cinese che negli ultimi anni ha concentrato la propria attività di spionaggio sulle istituzioni di altri paesi asiatici.
Il gruppo Naikon e lo spionaggio Made in China
L'attività di Naikon, gruppo cinese che negli ultimi anni ha concentrato la propria attività di spionaggio sulle istituzioni di altri paesi asiatici.

Australia, Indonesia, Filippine, Vietnam, Thailandia, Birmania e Brunei: sono questi i paesi presi di mira da Naikon, gruppo APT (Advanced Persistent Threat) localizzato in Cina e che nella propria attività concentra gli attacchi verso governi e istituzioni di alcuni paesi asiatici. A parlarne un report condiviso dai ricercatori di Check Point Software.

L’attività di spionaggio del gruppo Naikon

Vere e proprie operazioni di spionaggio indirizzate a ministeri che si occupano di tecnologia, innovazione, scienza e affari esteri, finalizzate alla raccolta di informazioni da utilizzare poi con finalità di intelligence. Il vettore impiegato è il malware Aria-body distribuito in allegato a messaggi email contraffatti nella più classica delle dinamiche del phishing. Una volta aperto il file i membri del gruppo prendono possesso del dispositivo e ampliano la loro azione all’interno del network.

Il principale metodo impiegato da Naikon è infiltrarsi in un organo governativo per poi sfruttarne contatti, documenti e dati per lanciare attacchi verso altri, facendo leva sulla fiducia e le relazioni diplomatiche tra i dipartimenti e le autorità, incrementando così le probabilità di successo.

L'attività di spionaggio attribuita al gruppo Naikon

Naikon non è una new entry nel mondo dei gruppi APT, ma dal 2015 in poi se ne erano perse le tracce. Secondo i ricercatori di Check Point Software ha comunque continuato a operare, sfruttando esclusivamente risorse delle vittime come server C&C attraverso i quali mettere a segno gli attacchi e rimanendo così nascosto nell’ombra. La sua azione è poi andata intensificandosi tra il 2019 e l’inizio di quest’anno raggiungendo nuovi target di più alto livello.

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Pubblicato il
7 mag 2020
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