Quando parliamo del Nancy Grace Roman Space Telescope, il Telescopio Spaziale pronto per il lancio nel 2027, parliamo di un dispositivo che avrà come obiettivo quello di individuare i pianeti extrasolari nelle zone abitabili, a diverse decine di sistemi planetari.
Questo Telescopio sfrutterà l’infrarosso per individuare e analizzare della polvere cosmica che, da alcune ricerche, sembrerebbe legata a zone abitabili (ovvero con presenza di acqua in stato liquido).
Il Telescopio Nancy Grace Roman potrà scoprire zone abitabili
La polvere in questione si chiamerebbe esozodiacale e sarebbe disseminata nelle zone abitabili di 74 sistemi solari relativamente vicini a noi: il Nancy Grace Roman sarà rivoluzionario proprio grazie al suo coronografo, capace di bloccare la luce delle stelle e misurare la sensibilità della luce riflessa sulla polvere.
Questa polvere esozodiacale in realtà è presente anche nel nostro Sistema Solare: si forma dai granelli rilasciati dagli asteroidi e da vari corpi rocciosi, e risulta molto luminosa. Questo blocca la visuale spesso di alcune zone abitabili, al punto che fino ad oggi potrebbe averci precluso l’accesso visivo a determinate zone di alcuni sistemi di pianeti.
Il Telescopio in questione si chiamerà Nancy Grace Roman in onore della prima donna a ricoprire una posizione dirigenziale nella NASA. Nancy Grace Roman è nata il 16 maggio 1925 ed è scomparsa il 26 dicembre 2018: conosciuta ai molti come la mamma di Hubble visto che ha ricoperto un ruolo di pianificazione nel progetto legato al telescopio spaziale Hubble, è sempre stata un simbolo come persona e donna dedita alla scienza.
Prima della decisione del 2020 di intitolarle il Telescopio, esso si chiamava WFIRST e ha come obiettivo quello di rimpiazzare definitivamente il Telescopio Spaziale Hubble (anche se è stato lanciato il Telescopio Webb per proseguire la ricerca), lanciato nel 1990 ma in cantiere fino dal 1923. Nonostante tutto, Hubble continuerà a funzionare fino al 2030/2040 secondo le stime della NASA.