Lo spazio interno da dedicare all’hardware non basta mai, ma quando si progetta un dispositivo mobile, tascabile o soltanto portatile, bisogna anche prestare attenzione a peso e ingombri. Per questo motivo si inizia a parlare di SIM card ancora più piccole da utilizzare con gli smartphone e i tablet di prossima generazione.
La Nano-SIM proposte dalla tedesca Giesecke & Devrient (G&D) sono grandi 12 x 9 millimetri e risultano il 30 per cento più piccole della attuali micro-SIM. Lo spessore della card è stato ridotto del 15 per cento circa (0.646 mm) e la cura dimagrante arriva a ridurle del 60 per cento, confrontando questi nuovi modelli con le SIM tradizionali.
L’utilizzo di una card così piccola potrebbe fare la differenza soprattutto in campo smartphone. Non si tratta solo di realizzare dispositivi più sottili ma anche di liberare spazio da assegnare ad altri preziosi componenti, come uno slot di memoria extra o una batteria leggermente più grande. Secondo G&D le aziende inizieranno ad utilizzare questo form factor già nel 2012.
Apple, che già utilizza le micro-SIM sui device più recenti, secondo alcuni osservatori avrebbe mostrato un certo interesse per la novità ma sembra che stia contemporaneamente portando avanti anche il discorso della SIM “virtuale”. Una SIM integrata nell’hardware, impossibile da rimuovere, che consentirebbe di cambiare a piacimento il carrier telefonico del melafonino.
Il brevetto appena depositato parla di un sistema universale embedded costituito da una memoria flash aggiornabile e una memoria ROM. La ROM conterrà i dati tecnici standard e quelli della sicurezza di rete, pre-caricati dagli stessi tecnici Apple. Le informazioni relative al gestore telefonico, che potranno essere cambiate in qualunque momento a mezzo iTunes, saranno invece salvate nella componente flash.
Roberto Pulito