Il 6 ottobre, nella sala congressi dell’ Università Federico II si è concretizzata la promessa di Tim Cook di inaugurare a Napoli la iOS Developer Academy , ovvero la prima scuola europea per sviluppatori di app per l’OS mobile di Cupertino , frutto di una partnership tra l’ateneo partenopeo ed Apple. Lunedì prossimo, infatti, prenderà il via il corso della durata di 9 mesi, riservato ai primi 100 candidati che hanno superato le selezioni. Gli altri 100 inizieranno i corsi a partire da gennaio 2017. Dei 200 studenti , 150 sono di provenienza della Campania, scelti tra gli oltre 4.000 che hanno fatto richiesta di ammissione alla speciale accademia.
Intervistato dalla webtv del comune di Napoli, il Rettore dell’università, Gaetano Manfredi, ha manifestato il proprio entusiasmo per l’apertura della nuova scuola, ricordando che “nei prossimi anni, saranno ammessi 400 studenti l’anno nei corsi per l’apprendimento delle tecnologie più avanzate riguardo alle app per iOS” e sottolineando l’importanza della giornata che ha visto “la presenza dei vertici di Apple”, nella persona di Lisa Jackson, vice presidente e responsabile delle politiche sociali e ambientali dell’azienda californiana. Manfredi ha poi manifestato la propria gratitudine per la scelta dell’ateneo e della città: “ha grandi potenzialità e giovani bravissimi”. Il Rettore ha quindi evidenziato le enormi potenzialità del progetto, che può “portare a Napoli altre aziende” oltre alle possibilità di sviluppo per l’intero territorio campano .
Alla presentazione ha preso parte anche la Ministra dell’Università e della Ricerca Stefania Giannini, insieme al presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca e al Sindaco Luigi De Magistris, il quale, intervistato, ha dichiarato la propria contentezza per “quanto operato dal Comune di Napoli che ha fortemente voluto che quest’area, pure all’interno di una cornice universitaria, avesse una fruizione pubblica”, un’area della quale possano fruire i giovani del quartiere San Giovanni a Teduccio e dell’area orientale di Napoli. Il Sindaco ha poi ricordato gli sforzi e gli investimenti profusi dal Comune sulla metropolitana e sulle infrastrutture allo scopo “di rendere viva e vitale la zona per i giovani e per l’intera città”. Con una punta di orgoglio, De Magistris ha poi dichiarato che “se oggi si investe è perché Napoli è credibile, forte, capace, organizzativamente in grado di ospitare qualsiasi evento” grazie a un’apprezzabile cooperazione istituzionale all’interno della città. “È una straordinaria occasione per il Sud. Abbiamo già investito 100 milioni e proseguiremo nell’investimento con altri 30 milioni di euro”, ha dichiarato il governatore della Campania, Vincenzo De Luca.
Sul complesso che ospita la nuova accademia, ovvero il polo San Giovanni dell’Università Federico II di Napoli, allestito in pochi mesi e nel quale si tengono anche i corsi delle matricole della Facoltà di Ingegneria, la Ministra dell’Università è intervenuta dichiarando che “Il governo crede in questo luogo”, cosa dimostrata dal modello scuola che ha, secondo la Giannini, lo stesso modello di apertura, con la promessa di fare di Napoli, a partire dal quartiere di San Giovanni, un luogo di sviluppo e di innovazione. “Ci sono 2,5 miliardi di euro a disposizione per i prossimi anni” ha aggiunto infine la Ministra.
Per quanto riguarda Apple, intervistata dal quotidiano di Napoli Il mattino , la vicepresidente Lisa Jackson ha affermato di “aver preso in considerazione varie città valutando la scelta di Napoli come una opportunità significativa, per via del grande spirito imprenditoriale, delle buone infrastrutture universitarie e di un ambiente favorevole agli investimenti”. Secondo la Jackson, infatti, l’accademia di Apple “può giocare un ruolo importante a sostegno degli sforzi del Paese per creare occasioni di sviluppo”.
La vicepresidente della multinazionale ha poi evidenziato come l’industria dell’App Store investa oggi oltre 3 milioni di sviluppatori in tutta Europa. La Jackson ha poi manifestato le intenzioni di Apple di valutare l’esperienza in collaborazione con la Federico II per estenderla successivamente ad altri 5 atenei campani , come parte dell’iOS Foundation Program.
Sull’inaugurazione non sono mancati gli interventi della politica nazionale, partendo dal Primo Ministro Matteo Renzi che ha scritto:
Parte l’Academy di Apple, come promesso con Tim Cook. Napoli ha tanto futuro davanti. Se riparte il sud, riparte l’Italia
– Matteo Renzi (@matteorenzi) 6 ottobre 2016
Il suo tweet ha ricevuto alcuni commenti di apprezzamento e diverse critiche da parte degli utenti del sito di micro-blogging, soprattutto per quanto concerne gli impegni del governo sui fondi per la ricerca e l’università, critiche che fanno eco a quelle espresse dall’Unione degli Universitari (UDU) sulla cosiddetta “Buona Università”. Secondo l’associazione, le cifre messe in campo dal governo, sommate ai vari tagli del Fondo di Finanziamento Ordinario (FFO), dei Fondo di Funzionamento del Ministero (FFM) e quelli relativi all’edilizia universitaria rischiano di mettere in crisi l’intero settore pubblico , privilegiando gli atenei privati e creando di fatto un’università di serie A ed una di serie B.
Alle parole di Renzi si è associato invece Mario Casillo, capogruppo del PD alla Regione Campania, il quale ha dichiarato che con l’inaugurazione dell’accademia sia iniziato un momento meraviglioso per Napoli: “Si tratta di un avvenimento straordinariamente importante per la città”, ha detto Casillo, aggiungendo che “come dice il premier Renzi, se riparte il Sud riparte l’Italia intera insieme alle speranze di centinaia di giovani ricercatori”, manifestando il proprio orgoglio per la capacità di Napoli nell’essere stata preferita ad “altre città italiane che pure avevano attirato l’attenzione della Apple”.
La sensazione, però, è che il governo e più in generale la politica nazionale si stia aggrappando a soluzioni più o meno private per parlare di “rilancio del Sud” e di “rilancio dell’Italia”, quando per contribuire ha finora fatto ben poco, a parte qualche proclama.
Thomas Zaffino