New York (USA) – Ci sta provando Roxio ma l’avventura cominciata con l’acquisto di Napster e il lancio di Napster 2 sta rivelandosi molto difficile per l’azienda delle tecnologie multimediali. Il jukebox a pagamento sparato su internet con il simbolo universale del gattone, infatti, vende bene, vende tanto ma, evidentemente, non ancora abbastanza per far dormire sonni tranquilli al management.
Napster 2 afferma di aver venduto online cinque milioni di brani musicali dal lancio del servizio, avvenuto lo scorso ottobre . Si tratta certo di una cifra che testimonia una notevole capacità di marketing e che, probabilmente, capitalizza il nome del servizio, a suo tempo pioniere delle tecnologie di file-sharing.
Roxio sostiene che entro il primo anno di attività le entrate complessive del suo music business totalizzeranno 20 milioni di dollari.
Al contrario del leader del settore, Apple , che punta sul proprio jukebox per vendere i suoi player mp3 iPod, Roxio ha configurato il proprio business sulla musica da scaricare, una strategia che sta cercando di rafforzare realizzando accordi con istituzioni ed organizzazioni, come le università della Pennsylvania e di Rochester che hanno già firmato accordi per consentire ai propri iscritti di scaricare musica da Napster a condizioni di favore.
Ma non tutto va per il meglio per Roxio, visto che all’inizio di questo mese ha dovuto ancora licenziare personale dopo una prima “ristrutturazione” a gennaio. Secondo i dati forniti dal San Jose Mercury , Napster ha perso nei primi due mesi di attività 15 milioni di dollari e ha acquisito, fin qui, il 12 per cento del mercato di settore, dominato da Apple con il 56 per cento.