La NASA ha recentemente annunciato l’assegnazione di contratti a sette aziende, tra cui colossi del settore come SpaceX e Blue Origin, con l’obiettivo di studiare metodi più economici per riportare sulla Terra campioni di roccia provenienti da Marte. Questa iniziativa rappresenta un passo significativo nella ricerca di tracce di vita extraterrestre e nello studio approfondito del pianeta rosso.
L’agenzia spaziale ha lanciato un appello all’industria lo scorso aprile, invitando le aziende a proporre idee innovative per riportare le rocce marziane sulla Terra a un costo inferiore agli 11 miliardi di dollari previsti dal piano attuale, noto come Mars Sample Return (MSR), e in un lasso di tempo più breve, entro il 2040. La risposta è stata significativa, con ben 48 proposte ricevute, tra le quali la NASA ha selezionato sette aziende per condurre studi più dettagliati.
Una sfida ambiziosa: ridurre i costi e i tempi
Ciascuna delle società selezionate riceverà fino a 1,5 milioni di dollari per condurre studi della durata di 90 giorni. Tra i vincitori ci sono cinque dei principali appaltatori della NASA, la cui inclusione non rappresenta una sorpresa, e due aziende di dimensioni più contenute. L’amministratore della NASA, Bill Nelson, ha espresso il suo entusiasmo per la visione che queste aziende, centri e partner presenteranno, sottolineando l’importanza di scoprire informazioni preziose sul pianeta rosso in modo più rapido, meno rischioso e a costi inferiori.
Attualmente, il rover Perseverance è impegnato su Marte nella raccolta di diverse decine di campioni di polvere di roccia, suolo e aria marziana, conservati in appositi tubi di titanio. Questi preziosi campioni saranno poi riportati sulla Terra per essere analizzati approfonditamente, nella speranza di trovare indizi sulla presenza di vita extraterrestre.
Una collaborazione tra grandi e piccole realtà del settore spaziale
Tra le aziende selezionate per gli studi ci sono Lockheed Martin, l’unica ad aver costruito una navicella spaziale in grado di atterrare con successo su Marte, Northrop Grumman, partner nello sviluppo del Mars Ascent Vehicle, Aerojet Rocketdyne, nota per i suoi propulsori per razzi, e i colossi SpaceX e Blue Origin, entrambi impegnati nello sviluppo di veicoli spaziali per le missioni lunari del programma Artemis.
Anche due piccole imprese, Quantum Space e Whittinghill Aerospace, condurranno studi per la NASA, dimostrando come questa iniziativa coinvolga realtà di diverse dimensioni e competenze.
Un futuro entusiasmante per l’esplorazione di Marte
La missione Mars Sample Return rappresenta una delle sfide più complesse mai affrontate dalla NASA, ma il coinvolgimento di queste aziende e partner nella ricerca di soluzioni innovative lascia ben sperare per il futuro dell’esplorazione del pianeta rosso. Con il loro contributo, l’agenzia spaziale punta a realizzare questa missione in modo più rapido, economico e sicuro, aprendo la strada a nuove scoperte che potrebbero cambiare la nostra comprensione dell’universo e della vita al di fuori della Terra.