La NASA ha aperto una capsula del tempo molto speciale. Si tratta di uno dei campioni lunari raccolti quasi 50 anni fa dagli astronauti della missione Apollo 17. Gli scienziati dell’agenzia spaziale statunitense hanno aspettato fino ad oggi per utilizzare metodi e apparecchiature che avrebbero consentito un esame approfondito. Per portare sulla Terra altri campioni si dovrà attendere l’esito delle missioni Artemis.
Campione lunare 73001
Nel contenitore 73001 è presente la regolite lunare raccolta nel mese di dicembre 1972 dagli astronauti Eugene Cernan e Harrison Schmitt (quest’ultimo ancora in vita) nella Taurus-Littrow Valley. Prima di aprire il contenitore sono state acquisite diverse immagini 3D ad alta risoluzione della composizione del campione attraverso la tomografia computerizzata. Il team della NASA aveva già raccolto il gas presente all’interno del tubo protettivo esterno.
La procedura ha richiesto diversi giorni di lavoro, ma il risultato finale è stato molto soddisfacente. Uno degli scienziati ha dichiarato che l’emozione era simile a quella che prova un bambino in un negozio di caramelle. Grazie allo studio sui metodi di campionamento, la NASA avrà molte utili informazioni per le soluzioni da adottare sulla Luna.
Gli astronauti delle missioni Artemis raccoglieranno campioni al Polo Sud per cercare tracce di acqua e anidride carbonica. Il ritorno sulla Luna è previsto per il 2026 con Artemis III, utilizzando lo Starship di SpaceX. Per le successive missioni saranno disponibili altri lander.
Molti campioni di roccia marziana verranno invece raccolti da Perseverance nel cratere Jezero, ma gli scienziati della NASA non potranno esaminarli prima del 2031, quando terminerà la missione Mars Sample Return.