Mentre l’auto elettrica comincia lentamente (ma inesorabilmente?) a trasformarsi da sogno irrealizzabile in realtà quotidiana alla portata di molti , NASA investe milioni per finanziare le più promettenti iniziative nel campo dell’industria aerospaziale “verde”. La promessa è quella di un futuro in cui volare non farà più rima con “inquinare” o “consumare” grandi quantità di carburanti di origine fossile.
L’agenzia spaziale statunitense ha recentemente tenuto il contest CAFE Green Flight Challenge , una gara in cui 14 diversi team hanno rivaleggiato per la creazione del più efficiente velivolo elettrico o “verde”. L’obiettivo della sfida era far librare e mantenere in volo il velivolo per oltre 320 chilometri, distanza da percorrere in meno di due ore e con un consumo di meno di 1 gallone (3,7 litri) di carburante per passeggero o l’equivalente in consumi elettrici.
A vincere il contest di NASA è stata un’azienda con un nome curioso, Pipistrel-USA.com , che nondimeno è stata in grado di rispettare e andare oltre i requisiti imposti dall’agenzia spaziale. Il premio per la prima classificata equivale a 1,35 milioni di dollari, mentre alla seconda classificata, il team californiano eGenius , è andato un premio di consolazione di 120mila dollari.
Il team leader di Pipistrel-USA.com W. Langelaan sottolinea l’importanza di questo genere di manifestazioni, testimonianza della “nascita del viaggio aereo personale che è sia economico che realmente ecosostenibile”.
Altrettanto entusiastici i commenti di NASA, che per bocca di Joe Parrish ringrazia Pipistrel-USA.com per “aver dimostrato che i velivoli elettrici sono andati oltre la fantascienza e sono ora nel novero delle possibilità reali”.
Alfonso Maruccia