Una simulazione condotta sul vulcano hawaiano Mauna Loa per scoprire cosa potranno mangiare gli astronauti che partiranno alla volta di lunghi viaggi spaziali come, ad esempio, le esplorazioni su Marte: è l’obiettivo che si propone di raggiungere il programma Hawaii Space Exploration Analog and Simulation (HI-SEAS) finanziato dal Human Research Program della NASA.
Il programma prende avvio dalla constatazione della molteplicità di rischi connessi ai viaggi spaziali di lunga durata, molti dei quali sono legati alle difficoltà di individuare derrate alimentari che si conservino in ambienti del tutto dissimili dal Pianeta Terra . Con HI-SEAS, i tecnici della NASA hanno individuato un sito terrestre che presenta per molti aspetti condizioni di vita paragonabili a quelle di altri pianeti, un luogo, dunque, nel quale è possibile effettuare simulazioni molto vicine alla vita reale nello spazio. Il sito di esplorazione è situato a circa 2,5 km su uno dei versanti della montagna vulcanica Mauna Loa , nelle Big Island dell’arcipelago hawaiano.
La ricerca si focalizzerà sull’ individuazione di nuove forme di cibo e di nuove strategie sulla preparazione connessa alle esplorazioni di lunga durata e coinvolgerà sei membri di un equipaggio che per 120 giorni vivrà in condizioni molti simili a quelle presenti sul Pianeta Rosso: distanza ravvicinata con i compagni di viaggio, regole ferree per l’assunzione dell’acqua, difficoltà nelle comunicazioni e frequenti blackout. Il gruppo, che partirà alla volta delle Hawaii nei primi mesi del 2013, è stato selezionato tra 700 candidati.
La giornalista scientifica Kate Greene, uno dei sei selezionati per prendere parte al programma, ha spiegato che la missione sarà volta ad appurare, in particolare, l’ipotesi secondo la quale gli astronauti non possono vivere solo nutrendosi di cibi deidratati. Per questo motivo, i volontari sperimenteranno la possibilità di cucinare del cibo su piani stabili proprio come avviene nelle normali cucine .
Il “menù di Marte” sarà del tutto vegetariano a causa delle difficoltà nella conservazione del cibo e potrebbe includere , dunque, alimenti come la pizza Thai senza formaggio, noci, tofu, peperoni rossi, funghi, cipolle, arachidi e salsa fatta in casa dal gusto piccante. Una varietà alimentare che, si pensa, potrebbe essere preparata e servita da un cuoco presente a bordo della nave spaziale.
Cristina Sciannamblo