Mentre Perseverance continua la sua attività di astrobiologo in compagnia di Ingenuity, InSight ha scattato l’ultima foto di Marte e salutato tutti con un tweet. La NASA ha infatti comunicato che il lander non risponde più ai comandi, quindi la sua missione è terminata.
Addio a InSight dopo quattro anni
InSight era stato lanciato il 5 maggio 2018 ed era arrivato su Marte il 26 novembre dello stesso anno. Il suo compito principale era misurare l’attività sismica e la temperatura del pianeta rosso per fornire maggiori informazioni sulla struttura interna (crosta, mantello e nucleo).
L’alimentazione era ovviamente fornita da batterie che venivano ricaricate tramite pannelli solari. In seguito a varie tempeste di sabbia, la superficie dei pannelli è stata ricoperta limitando la ricarica delle batterie. Nonostante ciò, la durata della missione era stata prolungata di due anni (fino a dicembre 2022).
My power’s really low, so this may be the last image I can send. Don’t worry about me though: my time here has been both productive and serene. If I can keep talking to my mission team, I will – but I’ll be signing off here soon. Thanks for staying with me. pic.twitter.com/wkYKww15kQ
— NASA InSight (@NASAInSight) December 19, 2022
Dopo due tentativi falliti, la NASA ha annunciato la “morte” del lander. L’energia residua non permette più di mantenere il collegamento radio, pertanto non è possibile più inviare i comandi dalla Terra e ricevere i dati da Marte. L’ultimo contatto con InSight risale al 15 dicembre.
Il suo sismografo ultra sensibile ha rilevato 1.319 martemoti, inclusi quelli causati dalla caduta di meteoroidi. Il sismografo era l’ultimo degli strumenti scientifici rimasti attivi. Nel tweet si può vedere l’ultima foto scattata dalla fotocamera frontale di InSight. Un’altra è fissata all’estremità del braccio robotico.
Oltre a Perseverance e Ingenuity, su Marte ci sono anche i rover Curiosity della NASA e Zhurong della Cina. Entro il 2022 doveva arrivare anche il rover Rosalind Franklin della missione ExoMars, ma il lancio è stato posticipato al 2028, in quanto l’agenzia spaziale europea ha interrotto la collaborazione con l’agenzia spaziale russa.