La NASA si ferma ancora una volta e sempre per cause tecniche. Al Kennedy Space Center era previsto per sabato mattina il lancio dello space shuttle Endeavour per un giro di 16 giorni nello spazio, destinazione International Space Station. Alle 7.17 previste, tuttavia, i sette astronauti designati erano ancora con i piedi ben piantati sulla terraferma. Una perdita d’idrogeno , infatti, ha causato l’annullamento dell’operazione, rimandandola con molta probabilità al prossimo mercoledì.
Il problema non è nuovo a Cape Canaveral. Lo scorso marzo i tecnici NASA avevano riscontrato una perdita molto simile all’esterno del contenitore di carburante collegato al Discovery. Fuoriuscita pericolosa che si è verificata nuovamente con l’Endeavour e che ha portato all’inevitabile annullamento del lancio per scongiurare catastrofiche esplosioni . Tranquillo l’equipaggio che, dopo un periodo di 18 mesi di preparazione, è ora costretto ad aspettare. “La nostra squadra – spiega l’astronauta canadese Julie Payette – continuerà con il normale addestramento e sarà pronta alla nuova chiamata”.
Meno tranquilli, invece, i vertici della NASA che si sono ritrovati con seri problemi di agenda. Mercoledì 17, infatti, saranno lanciati gli spacecraft LRO e LCROSS nell’ambito dei progetti di studio statunitensi sulle possibilità di vita sulla luna. Appare chiaro che una delle due operazioni verrà spostata.
Il comandante della missione Endeavour, Mark Polansky annuncia aggiornamenti sulla sua pagina Twitter. Sarà la piattaforma di microblogging a tenere aggiornati sull’evoluzione della vicenda? Il lancio del Discovery è stato effettuato con successo quattro giorni dopo: sarà così anche questa volta? L’agenzia spaziale è al lavoro. (M.V.)