Durante la notte statunitense è stato lanciato nel cielo della Florida lo shuttle Endeavour: la sua missione prevede 13 giorni di orbita con l’obiettivo di installare due nuovi moduli sull’ International Space Station (ISS). Il lancio ha subito 24 ore di ritardo a causa delle nubi che offuscavano il cielo della Florida: secondo i programmi dell’agenzia spaziale rappresenta l’ultimo lancio notturno degli attuali Shuttle.
Il volo porterà l’equipaggio guidato dal colonnello George Zamka alla stazione orbitale per una missione che prevede tre spacewalk per installare due degli ultimi moduli necessari al completamento dell’ISS: la NASA ha in programma ancora solo quattro lanci per portare a termine l’operazione.
I moduli ora lanciati sono entrambi prodotti dall’italiana Thales Alenia Space : si tratta di Tranquillity e Cupola. Il primo è il nodo di connessione 3, destinato ad ospitare il sistema di sostentamento della nave e il luogo adibito all’esercizio necessario agli astronauti a non incappare nei danni causati dal vivere in ambienti a gravità zero (soprattutto perdita di consistenza nelle ossa). Cupola è invece una torre d’osservazione da cui verranno controllati i robot che lavoreranno all’esterno della piattaforma. E che promette panorami mozzafiato.
Quello dell’Endeavour rappresenta uno degli ultimi voli programmati dalla NASA: Il nuovo budget sottoscritto dall’amministrazione Obama per l’agenzia spaziale spinge ad accantonare le missioni lunari per concentrarsi sullo sviluppo di alternative private per trasportare gli astronauti sulla ISS. La Missione Constellation viene così relegata al ruolo di programma di sviluppo: accantonato come obiettivo primario riportare l’uomo sulla Luna, permetterà di non abbandonare le tecnologie ritenute più promettenti.
Nei programmi dell’amministrazione, incentivi allo sviluppo di imprese private di shuttle (in modo tagliare i costi di trasposto necessari ad operare) e collaborazioni strategiche internazionali per portare avanti lo sviluppo di importanti innovazioni tecnologiche nel campo (copartecipando ai progetti di altre agenzie spaziali): con l’obiettivo di riuscire a trovare un equilibrio tale da evitare il rischio di diventare dipendenti da altri, come lamentano le critiche relative ai passaggi offerte dalle Soyuz russe necessari all’equipaggio a stelle e strisce per arrivare sull’ISS appena l’attuale generazione di navette statunitense verrà messa in pensione.
Claudio Tamburrino