Presto i treni non saranno più soli a “ballare nei musei a pagamento”. Da una Request for Informations ( RFI ) avviata da NASA emerge infatti il tentativo di sondare il terreno presso musei scientifici, istituzioni educative ed altri enti specifici, per carpire l’interesse circa l’acquisto di tre Space Shuttle e di altri componenti .
Ogni “pezzo” della collezione sarà venduto ad una cifra pari a 42 milioni di dollari, 6 dei quali sono destinati alle “spese di consegna”, che prevedono anche il trasporto. Questo sarà effettuato da un Boeing 747, meglio noto come Shuttle Carrier Aircraft , dal Kennedy Space Center all’aeroporto più vicino all’aggiudicatario. Prima della consegna, ogni Shuttle sarà revisionato e messo in sicurezza anche tramite procedure utili alla decontaminazione dalle sostanze nocive all’ambiente presenti nel sistema di propulsione, nonché in tutti gli ambienti della navicella.
Ma guai a parlare di svendita: secondo NASA quella offerta è un’occasione unica per tutti di condividere la recente storia aerospaziale. “L’obiettivo primario di NASA è quello di vagliare quante e quali concrete prospettive ci sono di piazzare in maniera appropriata gli Shuttle in modo che siano messi in mostra” si legge in un comunicato dell’Ente. “Inoltre la nostra RFI serve anche a vagliare nuove idee su come utilizzare al meglio i pezzi esposti, in maniera da ottenere l’approvazione dell’interesse pubblico e per ispirare le nuove leve, in particolare gli studenti”.
Per le istituzioni interessate, la deadline è stata fissata al 17 Marzo 2009. Come specificato da NASA in una nota, i costi dichiarati potranno subire ulteriori variazioni. Motivo per cui i più maligni potrebbero vedere nel progetto di NASA il tentativo di raggranellare tutto il denaro possibile , “fino all’ultimo penny”, secondo qualcuno , per poter monetizzare al massimo l’avvicendamento tra lo Shuttle e i suoi successori.
Una teoria che potrebbe essere confermata dalla recente asta avvenuta a San Francisco di tre lotti di brevetti NASA, messi all’asta da Ocean Tomo, casa d’asta specializzata nel settore della proprietà intellettuale. Comunque, al di là di ogni possibile congettura, gran parte della riuscita dell’operazione dipenderà dalle decisioni prese in merito al pensionamento dei vecchi Shuttle.
Con l’avvicinarsi del cambio al vertice alla Casa Bianca, i progetti potrebbero cambiare: l’amministrazione Bush ha fissato nel 2010 l’anno di pensionamento per le navicelle spaziali, per far sì che l’avvicendarsi della tecnologia dia vita ad un ricambio tecnologico che porti nuovo slancio verso la corsa spaziale. A scombussolare i piani potrebbe essere il presidente eletto Barack Obama, che potrebbe anche tentare di prolungare il periodo di attività degli Shuttle.
Vincenzo Gentile