La missione Psyche sta per essere completata negli ultimi dettagli. Il suo viaggio sarà molto lungo, andando a intercettare l’orbita dell’asteroide omonimo per un importante studio sull’origine del nostro Sistema Solare. Un video pubblicato dalla NASA mostra per la prima volta gli elementi assemblati insieme, ivi compreso un grande pannello fotovoltaico (75 metri quadri complessivi) che consentirà al mezzo di volare fino all’asteroide per poi studiarlo in ogni dettaglio a breve distanza attraverso strumenti ottici.
Il viaggio è destinato a durare circa tre anni e mezzo, percorrendo 2,4 miliardi di km. Sarà a quel punto già il 2026 ed avrà inizio un biennio pieno di misurazioni per comprendere cosa abbia portato alla formazione di un asteroide la cui composizione è tanto densa di metalli quanto quella di Psyche. I pannelli fotovoltaici utilizzati funzionano allo stesso modo di quelli tradizionali, ma con una altissima efficienza anche a bassa luminosità e con una speciale resistenza alle radiazioni.
In viaggio verso Psyche
Un’ora dopo la partenza dalla Terra, il grande pannello di oltre 11 metri di lunghezza andrà a dispiegarsi in un tempo previsto di circa 7 minuti e mezzo. La missione è raccontata nella sua completezza dall’apposito sito messo a punto dalla NASA, a disposizione di tutti coloro i quali, prima ancora di essere affascinati dalla grandezza di una missione condotta a miliardi di km dalla Terra, sanno apprezzare l’incredibile sforzo ingegneristico che queste missioni mettono insieme.
“16 Psyche“, questo il nome specifico dell’asteroide, è salito agli onori delle cronache per essere stato presentato come un concentrato di materiali metallici entro cui vi sarebbe anche una spropositata quantità di oro. Il metallo più prezioso, che proprio in questi giorni sta dimostrando il proprio status di bene rifugio, agli occhi della scienza è qualcosa di ben differente e la cui natura è importante per capire l’origine di un corpo celeste di questo tipo e il suo ruolo nel contesto storico del sistema solare.
Nell’anno in cui la collaborazione l’ESA e la Russia viene meno, la ricerca continuerà ad essere portata avanti e le spedizioni cambieranno vettori rispetto a quelli fin qui messi a disposizione dai russi. I piani per l’annata stanno per essere ridiscussi (in bilico soprattutto la spedizione ExoMars, che in caso di rinvio dovrà restare ferma ai box per almeno un biennio in attesa di incontrare una nuova finestra favorevole di lancio), ma per la missione Psyche della NASA sembra essere al momento tutto confermato.