La Camera dei Rappresentanti degli Stati Uniti ha approvato un budget triennale da 58 miliardi di dollari indirizzato sia ai programmi spaziali NASA sia ad incentivare l’iniziativa privata nel settore.
Il Congresso degli Stati Uniti in questi giorni è alle prese con il futuro: da un lato di parla dei soldi da destinare alla sicurezza informatica del Paese, con il vertice del Cyber Commando a cercare di far valere le proprie ragioni, dall’altro resta d’attualità l’organizzazione futura del settore spaziale.
Mentre il Presidente Obama sembrava orientato a ridimensionare l’impegno finanziario del Governo in questo settore (puntando al contempo alla collaborazione internazionale e a incentivare il ruolo dei privati ), i dirigenti della NASA chiedevano poco meno di 20 miliardi di dollari almeno per mantenere il controllo e la gestione dei satelliti orbitanti intorno alla Terra e l’attuale struttura dell’Agenzia.
Alla fine di un dibattito trascinatosi per un anno (e che ha visto, tra l’altro, Obama momentaneamente rinviare il pensionamento degli Shuttle e l’ avvicinarsi dei primi voli spaziali privati ) si è giunti ad una soluzione di compromesso che accontenta tutti, lasciando tutti insoddisfatti : risparmiati i lavoratori impiegati nel settore (che hanno così mantenuto il lavoro), ma limitata l’operatività dell’Agenzia a impieghi più terra-terra (ricerche, cioè, con ricadute utili per lo sviluppo tecnologico in settori come l’impatto ecologico o la difesa) o a progetti che, secondo i più critici, non rientrerebbero negli interessi dell’amministrazione NASA. In ogni caso la decisione dovrebbe segnare la nuova era dell’Agenzia spaziale statunitense
1,3 miliardi per i prossimi 3 anni destinati al trasporto spaziale commerciale (meno di un terzo dell’iniziale proposta della Casa Bianca); 500 milioni extra per i lavoratori e le attrezzature necessarie al già annunciato prolungamento di vita dello Shuttle (cui è stato aggiunto un nuovo lancio ai due già in programma); 7 miliardi destinati al lavoro sui nuovo sistemi di lancio pesanti da preparare entro il 2016 ; esplicitata, inoltre, la volontà di andare oltre la Luna e puntare direttamente a portare entro il 2025 un uomo su un asteroide (o su Marte). Meno attenzione, invece, per i vettori di nuova generazione e le capsule spaziali: cancellati il programma Constellation della precedente amministrazione e la capsule Orion.
La legge finanziaria dovrà essere ora firmata dal Presidente Obama. Nel frattempo, però, la NASA continua a fermentare di idee e progetti che sembrano voler fare di necessità virtù: confezionato un nuovo chassis destinato all’ISIM ( Integrated Science Instrumenti Module ) con l’utilizzo di un nuovo materiale composto e dato il via ad un programma di riciclaggio dei pezzi degli shuttle dismessi da impiegare nelle nuove navicelle.
Claudio Tamburrino