Parker Solar Probe ha contattato la Terra per comunicare che funziona ancora. La sonda della NASA ha quindi superato indenne l’incontro ravvicinato con il Sole. Ha raggiunto il punto più vicino alla nostra stella il 24 dicembre. Il 1 gennaio invierà i dati dettagliati della telemetria. Altri quattro sorvoli sono previsti nel 2025.
Circa 6 milioni di Km dal Sole
Parker Solar Probe è stata lanciata da Cape Canaveral il 12 agosto 2018. L’obiettivo della missione è studiare la parte esterna dell’atmosfera solare, nota come corona. Utilizzando la strumentazione di bordo, la sonda effettuerà misurazioni e scatterà immagini per comprendere meglio l’origine del vento solare.
Durante il suo lungo viaggio ha sfruttato più volte l’assist gravitazionale di Venere. Con quello del 6 novembre ha raggiunto la distanza più vicina al Sole, ovvero circa 6,1 milioni di Km, mentre viaggiava ad una velocità di oltre 690.000 Km/h. Si tratta del punto più vicino mai raggiunto da un oggetto spaziale realizzato dall’uomo.
Ipotizzando che la distanza tra Terra e Sole sia un metro, la sonda ha raggiunto una distanza di circa 4 centimetri dal Sole. Parker Solar Probe ha inviato un suono per segnalare che funziona ancora. I dati telemetrici completi arriveranno il 1 gennaio 2025. Per resistere alle estreme temperature (circa 1.371° C) è stato realizzato uno scudo termico in carbonio con uno spessore di 11,43 centimetri.
Quello del 6 novembre è stato l’ultimo assist gravitazionale di Venere. La missione terminerà nel 2025, ma prima ci saranno altri quattro incontri ravvicinati con il Sole (22 marzo, 19 giugno, 15 settembre e 12 dicembre).