Durante la conferenza stampa di ieri sera, tre dirigenti della NASA hanno fornito aggiornamenti sulla roadmap del programma Artemis. La missione Artemis II, che prevede quattro astronauti a bordo della Orion, è stata posticipata ad aprile 2026. La notizia era ampiamente prevista, ma il ritardo è solo parzialmente dovuto ai problemi dello scudo termico della navicella. La missione Artemis III non ci sarà prima di metà 2027.
Scudo termico danneggiato: trovata la causa
La missione Artemis I è stata completata con successo due anni fa. Tuttavia, l’analisi visiva della navicella Orion ha subito evidenziato un grave problema. Durante il rientro in atmosfera sono saltati diversi pezzi dello scudo termico, in particolare dello strato ablativo esterno che riveste il materiale noto come Avcoat.
Dopo una lunga indagine è stata scoperta la causa. All’interno dello strato esterno dello scudo termico si è generato gas per pirolisi che non è stato smaltito correttamente. Ciò ha provocato un aumento di pressione e quindi la rottura del materiale ablativo.
Mentre la temperatura esterna ha superato i 2.700° C, quella interna era circa 21° C, quindi non ci sarebbe stato nessun pericolo per gli astronauti. La NASA ha pertanto deciso di non sostituire lo scudo termico per la missione Artemis II, ma verrà modificata la traiettoria di rientro nell’atmosfera. I miglioramenti verranno effettuati per la missione Artemis III che porterà gli astronauti sulla Luna.
Come spiegato anche nelle FAQ, la missione Artemis II è stata posticipata ad aprile 2026 (la roadmap era stata già aggiornata a gennaio) perché ci sono anche altri problemi, tra cui quelli che riguardano la batteria, il sistema di controllo ambientale e il sistema di supporto vitale di Orion. La missione Artemis III non è prevista prima di metà 2027.
Secondo l’esperto Eric Berger di Ars Technica, il razzo SLS (Space Launch System) verrà cancellato. La percentuale è aumentata dal 50% al 75% dopo la nomina di Jared Isaacman come amministratore della NASA. Il miliardario aveva criticato la scelta di un razzo non riutilizzabile che costa oltre 2 miliardi di dollari a lancio. La soluzione più probabile è usare lo Starship di SpaceX per Artemis III. Le altre due opzioni sono Vulcan Centaur di ULA e New Gleen di Blue Origin.