Spirit, il rover attualmente bloccato nelle sabbie marziane con due ruote non funzionanti, ha assunto la sua posizione definitiva in attesa che il gelido inverno sferzi la superficie del pianeta rosso e inibisca le comunicazioni con la base sulla Terra. Gli ingegneri di NASA avrebbero voluto fare di più, ma l’inclinazione del rover non si è spostata di quanto i responsabili speravano .
Abbandonata l’idea di rimettere Spirit in carreggiata, infatti, l’agenzia spaziale statunitense ha provato in tutti i modi a orientare il rover di modo che i suoi pannelli solari recepissero il maggior quantitativo possibile di raggi solari per mantenerlo in standby in attesa della primavera marziana. Gli ultimi tentativi condotti da NASA hanno fatto spostare Spirit di 34 centimetri verso sud-sudest.
Vista la sua posizione non ottimale , il rover sarà costretto a tagliare tutte le comunicazioni con la Terra e potrebbe entrare (ipotizzano gli scienziati) in una modalità di “ibernazione” entro le prossime settimane, spegnendo quasi tutte le sue funzioni escluso l’orologio principale . Sarà quest’ultimo a controllare, con una periodicità che NASA sta trasferendo nella memoria del robot via Deep Space Network , lo stato delle scorte energetiche per individuare il periodo ideale in cui ripristinare il funzionamento di tutti i circuiti.
Il “canto del cigno” di una strumentazione, che potrebbe anche non tornare più in vita come sperano al JPL di Pasadena, è stato lo scatto di fotografie dell’area circostante il rover per un confronto tra il “prima” e il dopo al passaggio dei venti invernali, e il posizionamento del braccio robotico in favore dello studio della composizione atmosferica quando (o meglio se) l’energia elettrica verrà ripristinata.
E se le missioni extra-planetarie guidate dall’uomo hanno i loro problemi, nemmeno quelle a più corta distanza come la perdurante opera di assemblaggio della Stazione Spaziale Orbitante sono esenti da difetti o piccoli incidenti di percorso. L’installazione del componente Cupola , in particolare, ha richiesto l’intervento da terra per sbloccare alcuni bulloni motorizzati che lo tenevano ancorato al modulo Tranquility .
Nulla di particolarmente grave, ha rassicurato il direttore di volo Kwatsi Alibaruho, e alla fine Cupola è stata sganciata e riposizionata al punto designato come previsto dalla missione. Una volta conclusi i lavori di installazione (incluse protezioni aggiuntive per il componente), Cupola fornirà una vista mozzafiato sul pianeta e (soprattutto) sul braccio robotico del modulo Tranquility per una maggiore facilità di manovra da parte dei residenti della stazione.
Alfonso Maruccia