La NASA ha annunciato le due missioni che riporteranno gli Stati Uniti su Venere a distanza di oltre 50 anni da Pioneer Venus 2. Si tratta della sonda DAVINCI+ e dell’orbiter VERITAS. Il lancio è previsto tra il 2028 e il 2030. Per ognuna delle missioni è stato riservato un finanziamento di 500 milioni di dollari.
DAVINCI+ e VERITAS: destinazione Venere
Venere è il secondo pianeta del sistema solare per distanza dal Sole ed è quello più vicino alla Terra. Viene considerato il “pianeta gemello” della Terra perché dimensioni, massa e periodo di rotazione sono simili. Si ritiene che sia stato il primo pianeta abitabile del sistema solare, quindi la NASA vuole scoprire come è diventato un “inferno”. L’atmosfera è composta da anidride carbonica, le nubi sono composte da acido solforico e la temperatura della superficie supera i 460° C.
L’obiettivo della missione DAVINCI+ (Deep Atmosphere Venus Investigation of Noble gases, Chemistry, and Imaging) è misurare la composizione dell’atmosfera di Venere per capire come si è formata e determinare se il pianeta abbia mai avuto un oceano. La sonda attraverserà l’atmosfera per effettuare misurazioni precise di gas nobili e altri elementi. DAVINCI+ scatterà inoltre immagini ad alta risoluzione delle caratteristiche geologiche uniche di Venere, note come “tesserae”, che potrebbero essere paragonabili ai continenti della Terra, suggerendo che il pianeta ha una tettonica a placche.
Il compito di VERITAS (Venus Emissivity, Radio Science, InSAR, Topography, and Spectroscopy) è invece la mappatura della superficie di Venere per determinate la sua storia geologica. Usando un radar ad apertura sintetica, l’orbiter rileverà le elevazioni della superficie per ottenere una ricostruzione 3D. VERITAS determinerà inoltre se ci sono vulcani attivi che rilasciano vapore acqueo nell’atmosfera.