Un piede bionico che riproduce il movimento umano. È questo BIOM , l’ultimo modello di protesi dell’azienda iWalk . La nuova tecnologia è stata realizzata da Hugh Herr, un ingegnere che ha subito egli stesso l’amputazione degli arti inferiori.
Sviluppato al MIT e concesso in licenza a iWalk nel 2007, BIOM utilizza una serie di sensori, motori e molle che riproducono i movimenti del polpaccio e del tendine d’Achille. Anziché trascinare l’arto, BIOM consente di spostare il piede in avanti, in modo tale da rendere la camminata più semplice e meno faticosa.
Tim McCarthy, CEO di iWalk, ha dichiarato che anche le protesi più moderne risultano spesso inefficienti in quanto il loro utilizzo richiede fino a un 50 per cento di sforzo in più per camminare, creando così un deficit energetico. Inoltre, tali meccanismi riproducono movimenti simili a una camminata sulla sabbia, piuttosto che sul marciapiede. Al contrario, l’utilizzo di BIOM richiede la giusta quantità di energia: “Molte persone mi hanno detto che si sentono come se riavessero la propria caviglia (…) Non esiste alcun prodotto confrontabile con la nostra tecnologia”.
Al momento le protesi BIOM sembrano riscuotere successo. “Sembrava una gamba vera e propria – ha dichiarato Jourdan Smith, un sergente dell’esercito USA che ha perso la gamba destra in battaglia – Non mi sento stanco alla fine della giornata”. Le stesse parole di entusiasmo sono arrivate da Lynn Budde , una donna a cui sono state amputate braccia e gambe a causa di una grave malattia.
Tim McCarthy promette : anche se le nuove protesi hanno un costo relativamente competitvo sul mercato rispetto agli altri concorrenti, l’azienda cercherà di abbassare il prezzo a tutti i potenziali clienti. Nel frattempo, iWalk sta lavorando per adattare la tecnologia BIOM anche ad altre articolazioni del corpo umano.
Gabriella Tesoro