Proprio mentre un gruppo di esperti spinge per delle leggi a prova di futuro per le IA, sollecitando i legislatori europei ad agire il prima possibile sull’intelligenza artificiale per uso generale, lo stesso Comitato europeo per la protezione dei dati ha promosso una task force europea che avrà il compito di promuovere la cooperazione e lo scambio di informazioni su iniziative correlate a ChatGPT e, eventualmente, alle IA in toto.
Arriva la task force europea per le IA
Il primo focus sarà, naturalmente, ChatGPT: a seguito del provvedimento voluto dal Garante della Privacy italiano, infatti, anche altri Garanti europei hanno deciso di agire nei confronti del chatbot IA sviluppato da OpenAI. Da questo sforzo comune nasce la task force in questione, la quale dovrà confermare anche l’applicazione del Regolamento europeo, ovvero del GDPR, trovando al contempo una direttiva comune e un dialogo tra sviluppatori e legislatori.
Nel comunicato ufficiale pubblicato dall’EDPB si legge:
“A seguito del provvedimento di limitazione provvisoria del trattamento, adottato dal Garante per la protezione dei dati personali lo scorso 30 marzo nei confronti di ChatGPT, gestita dalla società statunitense OpenAI, i Garanti della privacy europei, riuniti nel Comitato europeo per la protezione dei dati (EDPB), hanno deciso di lanciare una task force su ChatGPT. L’obiettivo della task force è di promuovere la cooperazione e lo scambio di informazioni su eventuali iniziative per l’applicazione del Regolamento europeo condotte dalle Autorità di protezione dati.”
L’EDPB non è sceso nei dettagli come qualcuno potrebbe sperare; ergo, non abbiamo accesso a molte informazioni riguardanti il modus operandi della task force. Sicuramente, però, nel corso dei prossimi mesi vedremo le prime decisioni da essa prese nei confronti del chatbot.