I progetti IA finanziati dal fondo della NATO

I progetti IA finanziati dal fondo della NATO

Annunciate le prime quattro realtà che beneficeranno del fondo NATO: focus sull'IA, ma non solo, anche robotica e materiali innovativi.
I progetti IA finanziati dal fondo della NATO
Annunciate le prime quattro realtà che beneficeranno del fondo NATO: focus sull'IA, ma non solo, anche robotica e materiali innovativi.

Nell’estate del 2022, a pochi mesi di distanza dall’inizio della guerra tra Russia e Ucraina, la NATO ha stanziato un fondo da 1 miliardo di euro da destinare a progetti innovativi, legati all’intelligenza artificiale e non solo, anche all’energia, al quantum computing, all’automazione, alle biotecnologie e alla ricerca sui nuovi materiali. Oggi sono state comunicate le prime quattro realtà che ne beneficeranno.

NATO Innovation Fund: 1 miliardo di euro per l’IA (e non solo)

Come si legge sul sito ufficiale dell’iniziativa, la prima è RX Robotics, una realtà tedesca (le altre sono tutte britanniche) che produce sistemi robotici scalabili da utilizzare nell’ambito della difesa, nelle operazioni umanitarie e per finalità commerciali. Fractile si occupa invece di rendere più efficienti, oltre che sostenibili, le reti neurali e i modelli IA di grandi dimensioni, come quello su cui poggia ChatGPT.

La terza è iCOMAT, una società che realizza strutture destinate principalmente all’automotive e al settore aerospaziale. Infine, Space Forge sfrutta le peculiarità uniche dell’ambiente spaziale per sfruttarle nella produzione di semiconduttori con caratteristiche speciali, adatti alle infrastrutture critiche (telecomunicazioni, aerospazio, quantum) soprattutto per la loro resilienza.

L’obiettivo dichiarato del NIF (l’acronimo si legge per esteso NATO Innovation Fund) è quello di rimuovere le barriere alla crescita delle tecnologie emergenti in Europe a nel Regno Unito, dagli avanzamenti dell’intelligenza artificiale a quelli per la produzione di nuovi materiali.

Il fondo è sostenuto economicamente da 24 dei 32 stati membri. Nell’elenco sono incluse la Finlandia e la Svezia, le ultime due new entry. Tra gli altri paesi che hanno scelto di aderire all’iniziativa c’è anche l’Italia, insieme al Belgio, alla Bulgaria, alla Danimarca, all’Estonia, alla Germania, alla Grecia, all’Islanda, alla Lettonia, alla Lituania, al Lussemburgo, all’Olanda, alla Norvegia, alla Polonia, al Portogallo, al Regno Unito, alla Repubblica Ceca, alla Romania, alla Slovacchia, alla Spagna, alla Turchia e all’Ungheria.

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Pubblicato il
18 giu 2024
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