Era il 2008. Il gigante del search Google firmava un accordo con i vertici del broadcaster statunitense NBC Universal. Il patto avrebbe sospinto le attività pubblicitarie di BigG al di là dei confini online, verso media più tradizionali come la televisione via cavo .
È il 2010 . Dopo appena due anni, gli stessi vertici di NBC Universal hanno deciso di interrompere la partnership con l’azienda di Mountain View, non pienamente soddisfatti dai risultati commerciali finora acquisiti. La piattaforma per la compravendita pubblicitaria messa a disposizione da Google non avrebbe funzionato a dovere.
O, meglio, avrebbe funzionato soltanto per piccoli canali come Sleuth, Chiller e Oxygen , attualmente non inclusi nelle ricerche analitiche della società Nielsen . Altro discorso per quanto concerne canali con maggiore tradizione e pubblico, che non avrebbero beneficiato degli strumenti online offerti da Google.
Quella del broadcaster a stelle e strisce è una decisione che sembra aver smorzato i precedenti entusiasmi della grande G. La sfida lanciata due anni fa parlava chiaro: conquistare un settore dell’advertising tradizionalmente diverso da quello sul web . E c’è chi ha sottolineato come sia stata proprio questa ambizione a decretare la fine del patto.
Le media company come NBC Universal avrebbero infatti ancora intenzione di stabilire un contatto diretto con gli ascolti e soprattutto gli inserzionisti . L’intermediario Google non assumerebbe un ruolo appetibile in tutto ciò. All’azienda di Mountain View rimarrà tuttavia un accordo di partnership con CNBC relativo alla nuova piattaforma Google TV.
Mauro Vecchio