NBC Universal, media company americana produttrice di serie di successo quali Battlestar Galactica, Heroes e Saturday Night Live, ha dichiarato che non rinnoverà l’accordo di distribuzione degli show con la casa della Mela Morsicata , privando i consumatori/utenti di iTunes Store del catalogo di contenuti che costituisce il 30% delle vendite televisive totali dello store.
Il contratto di distribuzione termina questo dicembre, ma le trattative tra produttore e distributore sono arrivate allo stallo quando si è trattato di definire i prezzi e le tecnologie anticopia da integrare. Secondo quanto riportato dal New York Times , NBC avrebbe preteso l’impiego di DRM ancora più stringenti rispetto a quelle già utilizzati – secondo i cui dettami l’acquirente è autorizzato alla visione dello stesso show su 5 diversi PC ma senza possibilità di backup – e un sistema di prezzi adattabile all’effettivo successo commerciale dei serial piuttosto che fisso sul tradizionale listino Apple.
Sebbene le fonti parlino di trattative sotterranee ancora in corso tra le due società, lo scontro appare quanto mai aspro: in tutta risposta alla decisione di NBC Universal, Apple ha cancellato la distribuzione dei serial ancora sotto contratto , ovvero le puntate iniziali delle stagioni che partono questo autunno. “Apple si è rifiutata di pagare più del doppio del prezzo all’ingrosso per ogni show di NBC TV, che avrebbe comportato un prezzo al dettaglio presso i consumatori aumentato fino a 4,99 dollari dagli attuali 1,99” si legge in una dichiarazione di Cupertino particolarmente dura.
I portavoce Apple sperano che NBC possa ancora cambiare idea, ma nella frattura si insinua anche Hulu , portale di distribuzione video prossimo al lancio messo in piedi da News Corp. e dalla stessa NBC. Il catalogo che dovrebbe essere disponibile su Hulu è pressappoco quello finora venduto su iTunes, e la cosa rappresenta l’evidente volontà del network televisivo di correre da solo per cercare di totalizzare guadagni superiori rispetto a quanto è stato finora possibile per mezzo dello store Apple.
Una strada, quella della corsa solitaria nel sempre più acceso mercato della distribuzione dei contenuti digitali, già intrapresa da Universal Music Group : la più grossa delle “quattro sorelle” dell’industria del disco ha da tempo fatto presente l’intenzione di non voler rinnovare il contratto con Apple, preferendo cominciare a sperimentare con la commercializzazione di MP3 senza DRM attraverso ben noti canali di rete come Amazon e RealNetworks. iTunes escluso.
Le iniziative di NBC/Universal potrebbero insomma avere conseguenze importanti sul lungo periodo: dovessero le “cavalcate solitarie” delle due major portare i frutti sperati, la prospettiva finirebbe per tentare un numero maggiore di società attualmente sotto contratto di iTunes, trasformando nella peggiore delle ipotesi quello che attualmente è uno store ripieno di contenuti in uno scatolone vuoto con ben poche attrattive per utenti e produttori. Ma c’è anche chi ritiene che la popolarità di iTunes, che controlla la gran maggioranza di questo mercato, non potrà che indurre i grandi produttori di contenuti a ripensarci. La guerra, lungamente prevista , è iniziata.
Alfonso Maruccia