Sono molte le aziende che, per fronteggiare l’attuale crisi economica, stanno tagliando i rami meno profittevoli del proprio business. NEC, che nello scorso trimestre ha registrato una perdita di quasi 300 miliardi di yen (pari a quasi 2,3 miliardi di euro), ha deciso di ritirarsi dal progetto Next Generation Supercomputer ( NGSP ) in cui era impegnata fin dal 2006, e che promette di riportare il Giappone ai vertici del settore supercomputing.
NGSP, lanciato nel settembre del 2006 con un finanziamento governativo di 115 miliardi di yen (quasi 900 milioni di euro), ha visto NEC collaborare con le connazionali Hitachi e Fujitsu alla progettazione di un supercomputer ibrido di nuova generazione capace di raggiungere e superare i 10 petaFLOPS (10 milioni di miliardi di operazioni in virgola mobile al secondo). Tra le applicazioni a cui sarà destinato il nuovo mostro di calcolo made in Japan vi sarà la ricerca medica, e in particolare quella finalizzata all’analisi della struttura di alcune proteine, alla scoperta di nuovi farmaci e alla simulazione tridimensionale di interventi chirurgici. Il progetto si trova attualmente nella fase finale di testing, e si appresta ad entrare nella fase produttiva.
“NEC ha stimato che gli ingenti costi necessari per passare alla fase di produzione del Next Generation Supercomputer Project impatterebbero in modo significativo sui ricavi dell’attuale anno fiscale”, ha spiegato l’azienda. “Per tale ragione, NEC ha deciso di non partecipare alla prossima fase del progetto”.
Va sottolineato che, con questa decisione, NEC non ha affatto abbandonato il settore supercomputing: l’azienda ha detto che continuerà a sviluppare e vendere i suoi supercomputer vettoriali, inoltre ha intenzione di continuare a collaborare con i soggetti impegnati nello sviluppo di NGSP per implementare nei suoi prodotti le tecnologie che lei stessa ha contribuito a sviluppare.
Anche Hitachi avrebbe deciso di seguire la mossa della collega e ritirarsi dal progettone. A questo punto le sorti di NGSP restano in dubbio, anche se Fujitsu e il Riken Institute, uno dei più importanti istituti di ricerca giapponesi impegnati nel progetto, hanno espresso la volontà di andare avanti e produrre i primi supercomputer next-gen.
Nel mondo del supercalcolo NEC è famosa per aver dato i natali all’ Earth Simulator , un sistema che all’inizio dell’attuale decennio ha dominato la classifica Top500.org per diverse edizioni consecutive.