Un nuovo, velocissimo, dispositivo di archiviazione di massa capace di immagazzinare informazioni senza il supporto dell’alimentazione permanente. Alternativa alla memoria a stato solido, migliora ulteriormente le prestazioni in lettura-scrittura e non grava affatto sul consumo energetico.
La tecnologia in questione si chiama CAM (Content Addressable Memory) ed è stata messa a punto dalla nipponica NEC, in collaborazione con l’università di Tohoku, pensando alla realizzazione di computer capaci di avviarsi istantaneamente. Il risultato ottenuto è quello di una memoria “non volatile”, scattante come una “volatile” RAM, che non perde i dati al momento dello spegnimento.
Come noto, i dischi attuali hanno bisogno di bisogno di elettricità sia durante l’attività, sia durante lo stand-by. Con la spintronica utilizzata dai doppi circuiti della memoria CAM si sfrutta invece il movimento dei magneti e la carica negativa degli elettroni, per mantenere le informazioni anche in assenza di alimentazione.
Il sistema è ancora in fase sperimentale ma i numeri parlano chiaro: le CAM utilizzano 9,4 mW di energia, soltanto quando sono in funzione, e lavorano ad una velocità di 5 nanosecondi. Oltretutto, queste nuove memorie sfruttano componenti condivisi e possono ridurre sensibilmente gli ingombri delle celle utilizzando meno transistor rispetto ai sistemi tradizionali.
Roberto Pulito