Del progetto Neeva abbiamo scritto su queste pagine a marzo, in occasione dell’annuncio. Torniamo a farlo oggi in concomitanza con il debutto ufficiale, al momento limitato territorialmente agli Stati Uniti. Di cosa si tratta? In estrema sintesi, è un motore di ricerca a pagamento, creato da Sridhar Ramaswamy e Vivek Raghunathan, rispettivamente ex SVP of Ads e VP of Monetization di Google.
Da due ex Google, un motore di ricerca premium: Neeva
Perché mai chi naviga dovrebbe mettere mano al portafogli e sottoscrivere un abbonamento mensile da 4,95 dollari per un servizio che altrove è gratuito? Per due ragioni: totale assenza di inserzioni pubblicitarie e blocco totale di ogni forma di tracciamento grazie a un’estensione dedicata. A completare il quadro la promessa di non cedere mai per nessun motivo a terze parti le informazioni raccolte o elaborate.
Il tempo dirà se quella proposta da Neeva sia una formula destinata ad affermarsi, magari ritagliandosi una propria nicchia di utenti fidelizzati, o a rimanere schiacciata dallo strapotere di bigG. Riproponiamo di seguito la risposta fornita da Ramaswamy a chi chiede perché mai si dovrebbe essere disposti a pagare per qualcosa che da altre parti non comporta alcuna spesa.
A volte ci scherzo su con le persone. Dico loro che tutti noi paghiamo per l’acqua che esce dal nostro rubinetto, senza dar peso alla cosa. Sapete perché? È un prodotto a basso prezzo e di qualità elevata. Perché i servizi online non potrebbero funzionare allo stesso modo?
Il team al lavoro sul progetto, per stessa ammissione dei suoi responsabili ancora un work-in-progress non ha reso note le tempistiche per assistere al debutto in altri paesi.