Trascorsi oltre due anni dalla decisione che ha portato Neil Young ad abbandonare Spotify, il cantautore canadese ha deciso di rendere nuovamente disponibile la sua musica sulla piattaforma. L’annuncio è giunto in modo piuttosto bizzarro, con una stoccata rifilata al servizio. È l’ennesima di un rapporto da sempre difficile.
Spotify, lo streamer numero 1 di musica a bassa qualità nel mondo, ospiterà di nuovo la mia musica.
La musica di Neil Young torna in streaming su Spotify
78 anni compiuti, alla posizione 34 nella classifica dei migliori artisti di sempre secondo Rolling Stone, il cantante e chitarrista aveva scelto di allontanarsi dal colosso dello streaming in segno di protesta contro lo spazio concesso ai sostenitori delle teorie complottiste su COVID e vaccini da parte del podcaster Joe Rogan. Il suo esempio era stato seguito a inizio 2022 da Joni Mitchell e da Crosby, Stills & Nash.
Il riavvicinamento non è conseguenza di un cambio di atteggiamento da parte di Spotify, ma di una presa di coscienza di Young: su Apple Music e Amazon Music la situazione non è differente.
La mia decisione è arrivata quando i servizi musicali di Apple e Amazon hanno iniziato a offrire la stessa disinformazione via podcast a cui mi ero opposto su Spotify.
Quello di Neil Young è un ripensamento la cui giustificazione stride con la coerenza che da sempre contraddistingue le sue battaglie.
Non posso semplicemente lasciare Apple e Amazon, come ho fatto con Spotify, poiché la mia musica raggiungerebbe troppo pochi appassionati, così sono tornato su Spotify, con la sincera speranza che Spotify possa migliorare la qualità del suono e che le persone possano ascoltare e sentire tutta la musica come l’abbiamo realizzata.
Il cantautore è da sempre critico nei confronti della qualità audio garantita dai servizi di streaming. Ormai parecchi anni fa, ha anche annunciato il lancio del lettore musicale Pono per un’esperienza di ascolto senza compressione.