Roma – Mancano almeno due anni al sorpasso del 3G sul 2G sulle strade italiane della telefonia mobile. E’ quanto rilevato da uno studio di Yankee Group sulle tendenze di mercato mobile nel nostro Paese. Una ricerca su base pluriennale che va dall’anno in corso fino al 2009.
Nello studio si rileva che su un totale di 26 miliardi di euro, previsti come volume d’affari del mercato radiomobile italiano nell’anno 2008, 14 miliardi verranno fatturati nell’UMTS e 11,9 saranno invece legati al mercato GSM, che conserverà ancora un leggero vantaggio in termini di penetrazione (64% contro il 61%) nel 2008. Ma si prevede che l’anno successivo ceda il passo all’UMTS. In crescita il mercato radiomobile preso nel su complesso, per il quale si stima un aumento significativo (118% nel 2005, 125% nel 2008).
Fortuna, secondo le stime, avrà la telefonia su Internet: si prevede che nel 2010 la tecnologia possa essere una fonte di profitto da 3,3 miliardi di dollari (2,75 miliardi di euro), grazie alla crescita del mercato VoIP, soprattutto in ambito business, mirato alla riduzione dei costi delle comunicazioni. Il successo del VoIP sarà la logica conseguenza di una conseguita regolamentazione dell’uso di tale tecnologia e delle logiche del mercato della connettività a internet veloce.
A livello europeo il “dominio” dell’UMTS dovrebbe invece essere consacrato nel 2010, stando alle stime di Forrester Research . Italia e Gran Bretagna sembrano i paesi con le migliori potenzialità di crescita. Per fine decennio, apparecchi e servizi 3G dovrebbero registrare una quota di mercato del 72% (media europea = 61%).
Dario Bonacina