All’uscita delle prime soluzioni hardware , (modchip più o meno identici tra loro e modellizzabili come memorie flash switchabili in modo da permettere il mutuo caricamento di firmware pirata e firmware originale), sono seguite soluzioni di exploit software di Xbox 360 molto più user-friendly. La semplicità di realizzazione, il costo praticamente nullo e la presunta convinzione di non invalidare la garanzia hanno fatto sì che l’hacking della console divenisse una pratica particolarmente diffusa sulla rete, anche tra gli utenti poco smanettoni e non avvezzi agli ambienti underground.
I soliti nomi noti della scena del cracking hanno recentemente realizzato particolari firmware per i lettori dvd di Xbox 360 tali, non solo da permettere l’utilizzo di copie di backup dei giochi Xbox e Xbox360, ma da rimanere invisibili a potenziali controlli da parte di Microsoft. Le ultime versioni del firmware Xtreme, nome in codice del firmware modificato, riportano infatti il tag “stealth” per sottolineare il fatto che, ad un’analisi del checksum del file contenuto nella flash del dvd drive, verrebbe restituito lo stesso valore del firmware originale, rendendo per l’appunto difficoltoso il rilevamento di manomissioni software alla console. Pur forti di questa raffinata astuzia, gli autori dei sopraccitati exploit hanno sempre messo le mani avanti, avvertendo gli utenti di utilizzare copie di backup e console modificate connesse alla piattaforma Live a proprio rischio e pericolo.
Pochi settimane fa, dopo mesi di silenzio sull’argomento, Microsoft è tornata a farsi sentire preannunciando nuove misure anti-copia a tutela dei contenuti videoludici del proprio gingillo multimediale.
Secondo quanto dichiarato dai dirigenti della società, nuovi sistemi di protezione verranno introdotti nel corso dell’autunno-inverno attraverso aggiornamenti obbligatori della dashboard, senza i quali non si potranno utilizzare la pressoché totalità dei giochi che verranno rilasciati in futuro. Con questa mossa, la casa di Redmond punta giustamente a preparare il terreno per batter cassa con le vendite delle grandi killer applications il cui rilascio è programmato nei prossimi mesi: Gears Of War , Halo3 , Forza Motorsport 2 per citarne qualcuno.
Nel clima di attesa che solitamente prelude ad ogni upgrade del sistema operativo della console, tra la noncuranza di chi è abituato a sfidare le regole e la paura di chi è consapevole della spada di Damocle che pende sulla propria testa (in questo caso sarebbe meglio dire sul proprio account), si è fatta rapidamente strada la notizia dei primi seri provvedimenti presi da Microsoft con alcuni giocatori-pirati.
La discussione aperta sul forum ufficiale da un utente americano che si è visto bannare dal servizio Live per manomissione/modding della console, ha destato molto scalpore e preoccupazione nelle coscienze di chi ha eseguito l’exploit per esperimento o ancor peggio per non mettere mano al portafogli ed evitare di acquistare le copie originali.
In merito all’accaduto Microsoft non ha rilasciato ancora un comunicato ufficiale, tuttavia i responsabili del servizio clienti hanno informato gli utenti incappati nella misura, che prevede da subito il blocco dell”accesso alla piattaforma online alle Xbox 360 risultate modificate. Non è stato nemmeno precisato se i controlli siano stati effettuati a campione e se questi siano stati in grado di evidenziare console exploitate attraverso modchip o attraverso soluzioni software facenti uso dei firmware ?stealth’.
La confusione sulla vicenda è poi degenerata con il rilascio dell’atteso aggiornamento della dashboard, reso disponibile martedì 31 ottobre. Numerosi utenti con firmware modificato, a seguito dell’update, si sono ritrovati con la console inutilizzabile e a video gli errori E65 ed E66, situazione reversibile solo con un restore del firmware originale.
Colpiti anche alcuni incolpevoli utenti con Xbox 360 neo-acquistate o di ritorno dal servizio assistenza: per loro il brick (blocco) è avvenuto per errore di Microsoft.
L’azienda di Redmond ha prontamente preso atto dei disguidi provocati agli utenti ?innocentì (si parla di una percentuale inferiore all’1%) e ha rilasciato nella tarda mattinata di giovedì 2 novembre un fix che risolve una parte delle casistiche di errore . Le console brickate e inutilizzabili prenderanno comunque la via del centro assistenza.
Andrea Galbiati