Roma – Uno fra i più anziani e utilizzati software per la masterizzazione sotto Windows, Nero , ha abbracciato la piattaforma Linux.
NeroLINUX contiene buona parte delle funzionalità presenti nella versione per Windows e utilizza le stesse API di quest’ultimo, rendendosi così indipendente dalle tecnologie di masterizzazione già integrate nei desktop environment KDE e GNOME.
Il software può essere utilizzato gratuitamente, senza limiti di tempo, da coloro che hanno registrato una copia retail o download di Nero 6. Gli utenti delle versioni OEM possono invece richiedere un buono sconto.
La società tedesca che lo sviluppa afferma che NeroLinux è in grado di riconoscere e configurare in automatico tutti i modelli di masterizzatore, sia interni che esterni, supportati dalle ultime versioni di Nero 6 (NeroAPI 6.6). Il software può sfruttare i nuovi driver IDE inclusi nel kernel 2.6 di Linux, supporta i drive USB, può connettersi al database FreeDB per ottenere automaticamente le informazioni su di un album, codifica e decodifica l’audio al volo appoggiandosi ad utility esterne (mpg123 e ogg123), e archivia le compilation in formato XML.
NeroLinux può scrivere quasi tutti i formati di CD e DVD standard, inclusi quelli multisessione e i supporti a doppio layer, e utilizza un’interfaccia utente simile, anche se non identica, a quella della versione per Windows.
Il software può essere scaricato come pacchetto binario RPM o Debian e supporta ufficialmente varie versioni di Red Hat, Fedora, SuSE Linux e Debian.
Per Linux esistono già diversi programmi open source dedicati alla scrittura di CD e DVD, alcuni dei quali hanno ormai raggiunto un buon grado di maturità. Nero mette sul piatto della bilancia un’architettura più collaudata e caratteristiche derivate direttamente dalla famosa versione per Windows.