Nest Mini è il nuovo dispositivo di Google per la smart home, presentato nelle scorse settimane insieme allo smartphone Pixel 4 e ad altri prodotti della famiglia Made by Google. Un ennesimo tassello nella costruzione di un ecosistema intelligente dedicato alla casa che per bigG costituisce una parte fondamentale della visione legata al sempre più importante concetto di Ambient Computing. L’altoparlante è anche il successore di quel modello Home Mini che per molti ha costituito il primo contatto (al di fuori dello smartphone) con l’assistente virtuale di Mountain View.
Nest Mini: la recensione
Il prezzo è rimasto lo stesso e Google pare aver raccolto alcuni dei feedback ricevuti. Dal punto di vista del design i due prodotti sembrano pressoché identici: form factor circolare, parte superiore ricoperta in tessuto (realizzato con materiale 100% riciclato) e disposizione degli indicatori LED invariata.
Le modalità di utilizzo sono quelle ben note: l’altoparlante si connette alla rete WiFi domestica ed è pronto a interpretare i comandi vocali impartiti dopo aver pronunciato una wake word come “Ok Google” oppure “Hey Google”. Funziona inoltre come speaker wireless per l’ascolto della musica in streaming, anche come elemento di una configurazione multiroom sincronizzando la riproduzione con altri dispositivi presenti in casa.
Una novità a tal proposito è quella che riguarda i pulsanti posizionati al lati del device, utili per alzare o abbassare il volume con un semplice tocco. Ora anche questi vengono indicati visivamente con due LED non appena si tocca Nest Mini. Nulla di rivoluzionario, ma di certo un’aggiunta utile.
Per trovare una delle novità è necessario girare lo smart speaker sottosopra. Nella parte inferiore è stato ricavato un foro per il montaggio a parete che non richiede l’acquisto separato di un supporto né l’uso di altri accorgimenti: è sufficiente appenderlo a un gancio o a un tassello.
Di seguito il risultato. Ricordiamo che non disponendo di batteria interna il dispositivo dev’essere alimentato tramite il cavo (incluso nella confezione) collegato alla presa. A tal proposito è doveroso segnalare che al posto della porta micro-USB vista su Home Mini, in questo caso c’è un ingresso di tipo proprietario: non sarà dunque possibile utilizzare un normale caricatore per smartphone. Forse l’impiego di uno slot USB-C sarebbe stato visto più di buon occhio.
Focalizzando l’attenzione sull’audio, le promesse sono state mantenute: Nest Mini suona meglio rispetto al predecessore, molto meglio. Merito di una riprogettazione delle componenti interne con lo speaker che compie un deciso passo in avanti soprattutto nelle frequenze più basse, con distorsioni minime anche al massimo del volume.
Nest Mini è un upgrade che conviene a chi già possiede Home Mini? Secondo noi no. Come già scritto, la qualità del comparto audio è senz’altro migliorata, ma le migliorie non sono tali da giustificare una nuova spesa. Piuttosto, se l’intenzione è quella di aggiungere uno smart speaker alla rete domestica, allora l’acquisto del nuovo modello è certamente consigliato, anche in considerazione del fatto che i diversi altoparlanti possono costituire i punti di riproduzione di un impianto multiroom.
Non passiamo in rassegna le funzionalità per il semplice motivo che il supporto ad applicazioni, servizi e piattaforme è in costante espansione: si va dall’ascolto della musica alla ricerca di informazioni online, dal controllo delle apparecchiature presenti nella smart home fino alla comunicazione. Il continuo rilascio di aggiornamenti rende Nest Mini (così come gli altri device della famiglia compreso il display Nest Hub) un dispositivo che lato software avrà sempre più da offrire col passare del tempo.
Nest Mini: prezzo e disponibilità
È già possibile acquistare Nest Mini su Google Store al prezzo di 59 euro scegliendo tra le colorazioni Grigio Chiaro e Grigio Antracite. Il negozio online di bigG propone con la stessa spesa il predecessore Home Mini, ma il consiglio è quello di optare per lo speaker di nuova generazione per via delle novità introdotte che abbiamo descritto poc’anzi.